Venerdì 19 Aprile 2024

Di Cataldo scagionato, "false le foto delle botte all'ex compagna"

Il cantante apprese della denuncia nel luglio del 2013 mentre si stava esibendo a Marina di Carrara al Premio Lunezia

Massimo Di Cataldo (Olycom)

Massimo Di Cataldo (Olycom)

Carrara, 31 gennaio 2015 -  E' la fine di un incubo per il cantante Massimo Di Cataldo. E' stato scagionato anche dalle accuse di maltrattamenti che gli addossava l'ex compagna Anna Laura Millacci. E lo aveva fatto in maniera clamorosa pubblicando sul suo profilo facebook le foto col volto tumefatto proprio mentre il cantante romano si stava esibendo al Premio Lunezia a Marina di Carrara, nel luglio del 2013.

Al cantautore l'ex compagna rinfacciava anche di averle provocato un aborto, accusa però che si rivelò fasulla perché  Di Cataldo era già stato prosciolto mesi fa. Ora la Procura di Roma non avrebbe trovato compatibilità tra le tracce del sangue sul volto della Millacci e le percosse descritte dalla donnba. Inevitabile, quindi, la richiesta di archiviazione da parte del pubblico ministero. "Caro Massimo Di Cataldo non avrei mai voluto arrivare a dire pubblicamente che uomo sei, e a pubblicare queste foto così terribili. Questa volta le botte me le ha date al punto da farmi abortire il figlio che portavo in grembo: così aveva scritto l'ex compagna sul proprio profilo Facebook. Anna Laura Millucci, per tredici anni compagna del cantante lo aveva accusato di averla picchiata. I due, che hanno una figlia, si erano lasciati una ventina di giorni fa. Sul profilo della Millucci, che è un'artista visuale, c'era anche scritto che "ho pensato a lungo se postare le foto o no. Ma credo nella dignità e nel rispetto delle donne. Io il signor Di Cataldo, faccia d'angelo e aspetto da bravo ragazzo l'ho perdonato tante volte". La donna invitava anche la ex moglie del cantante a denunciare ciò che avrebbe subito in passato.

La prima risposta di Di Cataldo alla compagna era arrivata sempre via Facebook: "Solo poco fa ho appreso da Facebook cosa sta succedendo e sono sconvolto. Come può una donna, madre di una figlia, arrivare a tanto, alterando la realtà, solo perché una storia finisce? Farò di tutto per tutelarmi, prima come uomo e poi come artista". Sul palco del Lunezia a Marina di Carrara era salito con le lacrime agli occhi interpretando ugualmente  tre brani del suo repertorio invece del solo che avrebbe dovuto eseguire ("Che sarà di me" con il quale vinse Sanremo Giovani nel 1995, ma cantò anche "Camminando" e "Come sei bella"). E poi aveva voluto ribadire la sua versione: "Questa donna è una persona a cui voglio molto bene. È la madre di mia figlia. È però una persona che può avere dei problemi, vista questa reazione. Quando una storia finisce a volte si può reagire male. Non riesco a credere a quello che ho visto. Sono sconvolto. Al momento mi verrebbe da agire per vie legali, perché questa è diffamazione. Non so cosa farò poi. Io ho avuto rispetto nei suoi confronti. È comunque una persona a cui voglio bene e non ne voglio parlare male. Mi ferisce profondamente. Prendo questa notizia, ma non riesco a capire. Io la amo e l'ho amata e in questo momento non comprendo il perché di questa sua reazione. Forse vuole farmi del male. Forse è dispiaciuta dal fatto che sto provando a riprendermi dalla separazione. Abbiamo avuto spesso delle liti, ma non lho mai toccata, non ho mai alzato le mani su di lei". Di Cataldo, 47 anni, era stato a lungo applaudito dal pubblico di Marina di Carrara. "È un grande artista, disse l'organizzatore del premio, Stefano De Martino.