Un falò sulla spiaggia di Marina di Carrara. Era il segnale per lo spaccio di droga

Giovani fingono di ripararsi dal freddo. Un arresto e denunce

I carabinieri

I carabinieri

Carrara, 8 dicembre 2016 - Si fanno caldo con un falò in spiaggia mentre spacciano droga: arrestato dai carabinieri uno degli extracomunitari colpevoli di vendita di droga. Colpo grosso dei militari alla vendita di droga. A farne le spese uno degli spacciatori che, durante queste settimane, avevano pensato di trovare un posto sicuro tra gli stabilimenti balneari chiusi. I carabinieri hanno portato a termine con successo l’operazione. Lo scorso weekend i carabinieri, nell’ambito di un servizio coordinato di controllo del territorio, hanno iniziato alcune indagini finalizzate al contrasto di un mercato di droga, nello specifico di cocaina, che era stato messo in piedi da un gruppo di giovani extracomunitari che, approfittando della stagione invernale, stavano utilizzando gli spazi di spiaggia tra i vari stabilimenti balneari di Marina per svolgere i loro traffici illeciti. Nel corso delle indagini, i militari hanno potuto vedere il loro modus operandi: gli extracomunitari si radunavano intorno a un grosso falò, appositamente acceso, sia per difendersi dalle temperature invernali che per fungere da punto di riferimento per i loro acquirenti. I compratori, una volta giunti nei paraggi del fuoco, ricevevano la dose richiesta di droga. I militari hanno atteso alcuni giorni prima di entrare in azione, per comprendere a pieno in quanti fossero coinvolti in questo mercato di droga e per trovare sul fatto i responsabili di questo reato. Nello scorso weekend è scattato il blitz dei carabinieri: nell’operazione è stato arrestato un 24enne marocchino, in Italia senza fissa dimora, colto in flagranza, mentre stava vendendo alcune dosi di cocaina ai compratori. Durante l’operazione i militari hanno identificato e denunciato alla Prefettura alcuni italiani, quali assuntori di stupefacenti. L’arrestato è stato quindi portato in comando in via Chiesa e successivamente, dopo le formalità di rito, è stato portato davanti al Tribunale di Massa dove, convalidato l’arresto, e disposto l’obbligo di firma alla stazione dei carabinieri di Marina