L'assessore Benedini (a destra) assieme al sindaco e al curatore fallimentare Tognelli
Marina di Carrara, 24 agosto 2016 - L'ASSESSORE a pranzo con la moglie a Nicola e i ladri all’assalto della sua abitazione a Marina.
Una domenica da dimenticare per Dante Benedini che al rientro in serata ha avuto la sgradita sorpresa di trovare tutto quanto a soqquadro. I banditi avevano portato via soldi, circa mille euro trovati in un cassetto e monili d’oro per un valore di diecimila euro. Per lo più cari ricordi di famiglia.
Nessun segno di scasso sulla porta blindata al quinto piano del palazzo di via Muttini dove risiede l’assessore. Probabile che sia stata utilizzata una chiave falsa visto che non vi era alcuna possibilità di penetrare nella casa attraverso i terrazzi vicini. Un colpo in pieno giorno messo a segno da una gang che evidentemente era a conoscenza dei luoghi visto che durante la fuga non è stata lasciata alcuna traccia. Il furto è stato scoperto dallo stesso assessore che poi lunedì mattina si è presentato dai carabinieri di Marina per sporgere denuncia. Durante la giornata di domenica in zona non è stata segnalata alcuna presenza sospetta. E’ probabile che un basista locale abbia favorito l’incursione dei ladri che hanno avuto tutto il tempo per agire indisturbati. Non si esclude che uno della banda abbia seguito l’assessore e la moglie per poi dare il via libera all’irruzione. Gli inquilini del condominio che sorge tra via Fiorillo e via Muttini in un perimetro dove c’è anche un’area verde, non hanno avvertito alcun rumore sospetto.
Ormai i ladri riescono ad aprire anche le porte blindate. Hanno chiavi false che fanno scattare anche le serrature più sofisticate. L’abitazione è priva dell’allarme anche perché non vi erano oggetti di valore ad eccezione, appunto, dei monili d’oro di famiglia. Sparita anche una catenina d’oro che era stata regalata all’assessore dalla madre per il suo compleanno.
Benedini si era poi dimenticato in un cassetto circa un migliaio di euro. E ladri li hanno subito trovati. Nell’area condominiale non vi sono neppure le telecamere per cui le indagini si presentano difficili. I carabinieri sospettano di bande specializzate che agiscono con l’appoggio di basisti locali.