Spintermar, sette lavoratori a casa L’azienda dimezza gli operai

Chiusa con la mediazione della Filt la vertenza dell’azienda di logistica

Lavoro

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Carrara, 6 dicembre 2017 - Altri sette operai perdono il lavoro. Dopo la vertenza, giunta a buon fine dei tre lavoratori di Nca, riassorbiti uno nel cantiere e due in altre ditte dell’indotto, adesso sette autisti di Spintermar hanno perso il posto di lavoro. E’ durata parecchi mesi la vertenza che ha visto la Filt Cgil, rappresentata dal segretario Domenico Ciavarella, impegnata in prima linea per assicurare ai sette dipendenti il rimborso delle mensilità perdute. Nei giorni scorsi si è quindi raggiunto l’accordo che di fatto ha visto il reintegro retributivo dei sette autisti che dopo la trattativa sono usciti dell’azienda con tutte le mensilità arretrate pagate. Di questi uno ha deciso di impugnare il licenziamento per tentare la strada del tribunale. Gli altri stanno invece cercando, e qualcuno ha già trovato, un nuovo posto di lavoro nelle ditte della zona. Di fatto Spintermar, una delle aziende di punta della logistica portuale, adesso passa da 20 lavoratori a 13 di cui 5 sui piazzali del porto per la movimentazione delle merci, mentre gli altri 8 sono impiegati negli uffici. La crisi di Spintermar è stata spiegata con il calo di commesse e di lavoro, soprattutto con la contrazione del mercato arabo con cui Spintermar aveva molti contatti e traffici. Una situazione aziendale piuttosto grave che si spera con questo alleggerimento di carico delle maestranze che sono quasi state dimezzate, possa adesso recuperare quella liquidità e quella vitalità necessarie per continuare nel mondo dello shipping e dell. logistica Di fatto il nostro territorio si trova a contare altre persone che hanno perso il lavoro e che soltanto dietro lunghe e delicate trattative sindacali sono riusciti a trovare un paracadute che evitasse di finire in mezzo a una strada con le relative famiglie. E' dei giorni scorsi la vertenza dei Nuovi cantieri Apuania che ha visto 3 operai in presidio per la perdita del posto di lavoro. Con la mediazione della Cgil e della Fiom le parti hanno trovato alla fine un accordo. Uno dei tre lavoratori è stato riassorbito all’interno del cantiere, mentre per due si è ricorsi all’assunzione nelle ditte dell’indotto, che gravitano sui Nuovi cantieri Apuania, con la garanzia da parte del patron di Nca Giovanni Costantino, che si fa garante della parte mancante dello stipendio reintegrato con una buona uscita per i prossimi quattro anni.