Sindaci divisi sulle cariche dell’Unione. Il centrodestra attacca il Pd

L’ultima riunione disertata da ben cinque amministratori pubblici del partito democratico

 I sindaci lunigianesi presenti all’ultima riunione dell’Unione. Si nota l’assenza di gran parte degli amministratori del Partito democratico

I sindaci lunigianesi presenti all’ultima riunione dell’Unione. Si nota l’assenza di gran parte degli amministratori del Partito democratico

Massa, 18 febbraio 2018 - I sindaci del Pd disertano l’assemblea dell’Unione in attesa di trovare un accordo sul nome del presidente. Ed è scontro aperto con i primi cittadini centro destra all’indomani dell’Assemblea dell’Unione dei Comuni, convocata per giovedì e disertata da Bagnone, Comano, Fivizzano, Fosdinovo e Mulazzo.

«Sovrappongono gli interessi del partito a quello dell’ente, che anche per questo non funziona. Capiamo che, in questi giorni di parate elettorali, siano più interessati agli spostamenti di Renzi e company, ma a noi, tutto questo, non interessa«. Così commentano i sindaci di Villafranca, Licciana e Tresana Bellesi, Belli e Mastrini che hanno deciso di fare fronte comune. «Il Pd era impegnato a incontrare Matteo Renzi quando l’Unione avrebbe dovuto parlare del proprio futuro: il nostro non è un attacco alla sinistra, perché i sindaci di Filattiera, Podenzana e Zeri erano presenti, ma ad un partito che fa più danni della grandine. Quando si tratta di scegliere fra istituzioni e partito il Pd non ha dubbi«.

Discorso a parte per il sindaco di Aulla, Roberto Valettini: «Gli riconosciamo di aver garantito la sua presenza in questo delicato momento in attesa di eleggere il presidente dell’Unione dei Comuni. Una responsabilità che evidentemente non appartiene ad altri, che fin quando i sindaci Pd non avranno concluso la resa dei conti fra i vari contendenti alla poltrona di presidente, non si presenteranno all’Unione. Con assenze mirate il Pd vuole evitare di modificare lo statuto, come richiede la legge, solo perché consentirebbe a qualcuno che non è un iscritto al partito egemone di guidare l’Unione. E bravi, così si fà, ma sappiate che noi non parteciperemo al vostro teatrino e ci opporremo non partecipando ad un voto pilotato«. Fra i nomi per la guida dell’Unione spiccano quelli di Carletto Marconi, Camilla Bianchi e Claudio Novoa: «Nulla di personale nei loro confronti - concludono Bellesi, Belli e Mastrini - ma assoluta contrarietà al metodo di scelta«.