Siglato l’accordo fra Nca e sindacati, ma i lavoratori prendono tempo

Sarebbero assunti dalla Securitas: garantiti i livelli retributivi

Piero Di Luca e Stefano Zanetti

Piero Di Luca e Stefano Zanetti

Carrara, 22 novembre 2017 - La vertenza di Nca sembra vedere una fumata bianca. I tre lavoratori licenziati, dopo 19 giorni di presidio incatenati davanti ai cancelli aziendali, ieri avrebbero ricevuto, con tanto di sigla sindacale, la proposta di Giovanni Costantino, titolare del cantiere. Potranno essere assunti dalla ditta che effettuerà il guardianaggio, la Securitas metronotte San Giorgio di Viareggio, che fa vigilanza armata, e potranno prestare servizio nella zona apuana o in Versilia. Costantino da parte sua ha garantito il mantenimento del trattamento retributivo, impegnandosi per i primi quattro anni a integrare lo stipendio personalmente con una buonuscita. I due dipendenti saranno assunti con le garanzie dell’articolo 18 e con il diritto di trasferta. Nel caso non ci fossero i requisiti per la vigilanza armata, scatterebbe il piano b, con una ditta fornitrice che fa carpenteria e che manterrebbe le analoghe condizioni. In caso ci fossero eccezioni anche per questa soluzione, Costantino si impegna a trovare una terza ditta. A questo sono arrivati i sindacati dopo una trattativa durata quasi sei ore con i professionisti di Nca nella sede di Confindustria. «Una trattativa in cui – come ha spiegato il segretario della Cgil Paolo Gozzani – abbiamo cercato di strappare il maggior numero di garanzie e assicurazioni sul futuro dei due lavoratori e delle loro famiglie. E’ stata anche proposta un’alternativa con una ditta di carpenteria di Massa». Nell’accordo – è stato detto da fonte sindacale – c’è anche l’impegno «verbale» a stoppare ogni forma di esternalizzazione. Se i sindacati hanno siglato l’accordo, definendolo il modo migliore per tutelare il lavoro e il futuro, i tre lavoratori interessati, preoccupati che tante garanzie non abbiano concretezza, hanno deciso di sciogliere soltanto oggi le riserve. I sindacati avrebbero, da parte loro, scritto la parola fine a una vertenza che si protrae da 19 giorni, con un presidio e due operai incatenati e diversi passaggi istituzionali, dal prefetto ai sindaci, agli amministratori. Da ricordare che l’esternalizzazione del guardianaggio ha visto esuberi per dieci persone. Di queste tre sono state immediatamente reintegrate in Nca, mentre per gli altri sette erano state trovate soluzioni con l’indotto. Quattro sono usciti volontariamente e tre hanno aperto la vertenza con presidio e catene.