Scempio nelle spiagge pubbliche

Sopralluogo della commissione consiliare bilancio. L'assessore Rutili: «Faremo le verifiche»

I consiglieri della Commissione bilancio in una delle spiagge libere al centro della vicenda

I consiglieri della Commissione bilancio in una delle spiagge libere al centro della vicenda

Massa, 21 aprile 2017 - Una strada per mezzi pesanti al posto della sabbia, che arriva fino all’arenile, e un parcheggio di ghiaia e stabilizzante al posto e della macchia mediterranea: è la situazione che da un anno ormai va avanti nelle delle due spiagge libere comunali di Massa, ex polizia di stato e Tiro a volo. Il problema è stato sollevato in commissione ambiente qualche giorno fa ma ora la palla è passata a quella del bilancio che mercoledì ha fatto un sopralluogo sul posto e ieri ha invitato l’assessore Giovanni Rutili per capire che cosa stia succedendo. «Non si possono usare due pesi e due misure – aveva sottolineato Fabrizio Panesi in commissione ambiente–. E’ giusto quanto disposto al bagno Irene per salvaguardare le dune ma le regole devono valere per tutti e a maggior ragione in un’area comunale o si rischia di aprire il fianco a futuri ricorsi».

Durante il sopralluogo i problemi sono emersi con maggior forza e i commissari presenti hanno sollevato diverse domande. «E’ un atteggiamento contraddittorio dare delle prescrizioni a un privato che vengono disattese dallo stesso Comune – ha ribadito Carmen Menchini –. Nella gara per l’affidamento della spiaggia libera attrezzata è stata approvata da palazzo civico una modifica dell’area verde retrostante, forse macchia mediterranea, poi trasformata in un parcheggio. E nel frattempo, nonostante le segnalazioni dei consiglieri comunali, da un anno è abbandonata a se stessa una parte di spiaggia comunale utilizzata negli anni passati per far passare i camion per il ripascimento». La stessa area, ha ricordato ancora Panesi, «è stata utilizzata come parcheggio della spiaggia libera per tutta l’estate e nessuno faceva multe o controllava. Inoltre l’area è un po’ lasciata a se stessa: ci sono mobili abbandonati e sporcizia». Insomma, mentre con i bagno Irene il Comune sta usando il pugno di ferro, all’ex Polizia di stato e al Tiro a volo sembra essere il ‘far west’.

«Non dimentichiamo poi - ha incalzato Luana Mencarelli – che quel parcheggio è stato realizzato con uno stabilizzante in maniera grossolana e dà proprio l’dea del degrado, che si aggiunge così alla perdita della macchia mediterranea». La situazione va avanti da tempo, come detto, e ieri pomeriggio l’assessore Giovanni Rutili ha preso atto di tutte le domande dei consiglieri: «Faremo le verifiche del caso – dichiara –. Per quanto riguarda la pulizia dell’area, provvederemo nei prossimi giorni. Sul fronte del Tiro a volo, il parcheggio realizzato non ha dato punteggi aggiuntivi in fase di gara per l’aggiudicazione ma rientrava in una delle migliorie possibili. La fascia rientra in quelle previste nel piano dell’arenile come parcheggio. Ora chiederò comunque agli uffici di controllare che sia stato realizzato in coerenza con gli strumenti urbanistici e secondo le prescrizioni richieste. Infine – conclude Rutili – contatteremo subito la Provincia per sapere se anche quest’anno è previsto il passaggio dei camion per il ripascimento del litorale in quella fascia di spiaggia libera. Se non servirà più come area di cantiere, faremo tutti gli interventi necessari per riportarla al suo ruolo di spiaggia libera prima dell’inizio della stagione. Quella zona deve tornare a essere fascia di rispetto dell’attività di balneazione: non può e non deve essere un’area di parcheggio alternativa a quelle ufficiali sulla strada».