«Sanità al collasso e disservizi». L’opposizione attacca il Pd

Carrara, Lanmarco Laquidara e Maria Elena Musetti di Forza Italia e Ncd puntano l’indice su via Groppini e la Regione

Il consigliere di opposizione Lanmarco Laquidara

Il consigliere di opposizione Lanmarco Laquidara

Carrara, 24 settembre 2016 - Inizia la battaglia in vista delle prossime amministrative. L'opposizione se la prende con il Pd per quanto riguarda la sanità locale. «Sanità al collasso: finalmente perfino il Pd se ne è accorto». Così Lanmarco Laquidara e Maria Elena Musetti per Forza Italia e Nuovo centro destra intervengono sul caos nella sanità. «Il sovraffollamento del Noa – scrivono i due consiglieri di opposizione –, le interminabili liste di attesa da quarto mondo sono finalmente entrati nell’immaginario collettivo dei soldati di Via Groppini. Forse è presto per accorgersi che il modello per intensità di cure è demenziale e chela riforma sanitaria toscana è semplicemente inqualificabile, ma ammettere che la “inarrivabile sanità” del serenissimo imperatore Enrico Rossi almeno qui da noi ha creato problemi non da poco è già meglio di niente. E così per bocca di Roberta Crudeli il Pd si è accorto che occorre decentrare alcuni tipi di prestazioni magari lasciando aperta la radiologia anche il pomeriggio. E magari presto arriverà anche a capire che quella risonanza magnetica utilizzata (o addirittura non utilizzata) in modo improprio e che costa svariati milioni di euro deve essere portata a Carrara, dove il servizio radiologico deve tornare ad essere di grande livello visto che gli operatori qualificati non mancano. E’ ovvio che per raggiungere la piena efficienza occorrerebbe una profonda riforma basata sulla libertà di scelta del curante e della struttura che eroga il servizio e su robuste iniezioni di concorrenzialità interna ad un sistema che offra comunque prestazioni pubbliche, ma realizzare le proposte che avanziamo da sempre e con le quali ora addirittura il Pd è d’accordo non sarebbe certo un pessimo punto di partenza. Manca però, tra le cose indispensabili, anche la ferma e risoluta richiesta, senza se e senza ma, di un presidio aperto 24 ore su 24. Chiamatelo pure Casa della salute ma un punto di primo soccorso attrezzato e adiacente alla radiologia è irrinunciabile. Comprendiamo molto bene che a Rossi – continua il documento di Laquidara e Musetti – della salute dei carraresi importi poco. Tanto si sa, questi lo hanno sempre votato e continueranno a votarlo. O almeno questo è quanto lui e la sua ineffabile direttrice pensano.Ma noi crediamo che adesso si sia davvero passato il segno, e che negare a Carrara un punto di primo soccorso aperto 24 ore su 24 e altri indispensabili servizi, la cui delocalizzazione porterebbe anche notevoli benefici all’organizzazione dei lavori nel Noa, potrebbe finalmente portare alla defenestrazione di un ceto politico che definire inadeguato e inqualificabile è benevolo eufemismo. Pensateci bene tanto a Firenze quanto in Via Groppini. Carrara esige i servizi promessi e un punto di primo soccorso aperto 24 ore su 24»