«Salviamo l’arco storico: è in condizioni scandalose»

A Massa denunciato lo stato pietoso di un monumento del 1500. Comune sotto accusa

A Massa l'antico arco del 1500 è abbandonato al degrado

A Massa l'antico arco del 1500 è abbandonato al degrado

Massa, 15 gennaio 2017 - «COSA si aspetta a dare un po’ di dignità a sicurezza al portale di Pasquino e della Pasquina?» ...a chiederselo sono molti cittadini, in particolare uno di loro che ha deciso di farsi portavoce dei tanti che hanno a cuore lo storico monumento massese: Mario Del Moretto, del Partito della Rifondazione Comunista. «

La struttura – spiega – raffigurante i due personaggi appunto conosciuti come Pasquino e Pasquina, risale, come tutti sanno, alla metà del 1500, quando il grande artista fiorentino Bartolomeo Ammannati la realizzò su incarico del principe Alberico I che stava facendo realizare il giardino di Campromaldo nel contesto della fondazione della città di Massa. E’ un’opera importantissima, dunque, per la nostra città, e per questo chiedo all’amministrazione comunale, ma anche alla Soprintendenza , se non sia finalmente giunto il momento di intervenire per migliorare l’aspetto del monumento, anche mettendolo in sicurezza visto che c’è una specie di ponteggio che non è né bello a vedersi né rasicurante...».

Secondo Del Moretto, «sembra una consuetudine dei nostri amministratori lasciare in abbandono le espressioni storico-artistiche cittadine, come nel caso della fontana di piazza Liberazione, di quella del Pascoli alla Zecca oppure il monumento a Giuseppe Garibaldi nell’omonima piazza. che pare essere uscito da una miniera di carbone invece che da una cava di marmo sulle Apuane». Del Moretto conclude: «Spero che questo mio accorato appello, scritto anche per molti miei conoscenti che passano di qui ogni giorno, sia accolto da chi di dovere, per riportare la situazione ad un livello un po’ più decente. Fra le motivazioni che mi hanno spinto a scrivere queste righe c’è anche una riflessione per gli insegnamenti che si possono dare ai nostri ragazzi nell’ambito del rispetto della cultura e di quel poco di bello che fin qui ci è giunto grazie alla lungimiranza di chi ci ha preceduto nel corso della storia».