Referendum su ‘Gaia’a Pontremoli

Potrebbe svolgersi forse già il 4 dicembre. Sarà solamente consultivo

L'ultima manifestazione anti Gaia svoltasi in settimana a Massa

L'ultima manifestazione anti Gaia svoltasi in settimana a Massa

Massa, 1 ottobre 2016 - Sarà indetto un referendum consultivo comunale su 'Gaia’ e probabilmente l’appuntamento potrebbe coincidere con la consultazione costituzionale del 4 dicembre prossimo. La data però è ancora in forse perché dovrà essere autorizzata dal ministero degli Interni, ma potrebbero essere coinvolti nell’iniziativa anche altri comuni lunigianesi. Lo ha annunciato il capogruppo di maggioranza Jacopo Ferri nel corso della seduta del consiglio comunale svoltasi l’altro ieri alle Stanze del Teatro della Rosa nell’intervento sulla modifica del regolamento comunale sullo svolgimento dei referendum consultivi locali che non contemplava la sovrapposizione con consultazioni nazionali.

«Vogliamo conoscere il parere dei cittadini pontremolesi sul gestore dell’acquedotto perché siamo intenzionati ad uscire da Gaia». Anche la minoranza di «Open Pontremoli» è d’accordo. «Ma bisogna sottoscrivere l’impegno ad attuare la volontà popolare e dire alle persone come e quando ci libereremo di Gaia e in che modo gestiremo poi il servizio idrico integrato», ha avvertito il capogruppo Francesco Mazzoni. E’ questo il tema nuovo che offre il dibattito politico pontremolese affaticato da polemiche come quella sulla pioggia nelle aule al secondo piano dell’edificio scolastico «Ferrari».

E l’elenco ha compreso anche altri argomenti come la diretta «streaming» delle sedute consiliari, la limitazione del traffico veicolare nel centro storico cittadino (due le mozioni opposte), la necessità di nominare un nuovo direttore di Ortopedia nei presidi ospedalieri lunigianesi e il trasferimento della Casa della Salute allo stabilimento ospedaliero. Tutti punti in cui la maggioranza ha fatto valere il potere dei numeri. Ma la parte predominante del dibattito è stata dedicata alla vicenda delle infiltrazioni di acqua meteorica dal tetto in fase di costruzione alla scuola che ospita alunni di scuola primaria e media. Il sindaco Lucia Baracchini si è dilungata nelle puntualizzazione dei dettagli di tutte le varie fasi della vicenda («caricata da un’inaccettabile strumentalizzazione politica»), rifiutando qualsiasi responsabilità politica e amministrativa e sottolineando la rapidità delle procedure per trovare i finanziamenti per la nuova copertura bandire la gara e iniziare i lavori di demolizione del tetto prima dell’inizio delle lezioni.

La minoranza di «Open Pontremoli» attraverso la voce del consigliere Elisabetta Sordi ha contestato la ricostruzione del sindaco, sottolineando che non c’è stata strumentalizzazione da parte del gruppo, ma con l’esposto all’Asl e alla Procura della Repubblica ci sarebbe stata solo la volontà di tutelare la sicurezza, ribadendo che la situazione del tetto è stata sottovalutata con leggerezza. Tra l’altro il vice sindaco Manuel Buttini è stato invitato a dimettersi per aver dichiarato che era tutto a posto.

«Ad oggi manca una relazione antisismica certificata da un ente terzo e occorre istituire una commissione consiliare straordinaria sulla scuola», ha concluso. Gregorio Petriccioli ha sottolineato che il dato politico da guardare è l’incapacità amministrativa a confermare le promesse di terminare i lavori con il primo squillo di campanella. Umberto Battaglia del gruppo «L’Altra Pontremoli» ha rilevato che si sapeva agli inizi di agosto che l’opera avrebbe richiesto tempi più lunghi. Ma nel suo intervento ha invitato le gente ad avere fiducia nelle istituzioni, scatenando così un commento di Petriccioli che lo ha accusato «di fare opposizione all’opposizione».