Rapina in villa, il racconto-choc dell'imprenditore: "Ho visto la morte in faccia"

A 48 ore dal colpo, Alberto Franchi racconta quei 40 minuti di puro terrore

Alberto Franchi (foto Delia)

Alberto Franchi (foto Delia)

Carrara, 12 febbraio 2018 - Quaranta minuti di puro terrore, un incubo infinito che il big del marmo Alberto Franchi e sua moglie non scorderanno mai. Una rapina brutale con modalità da 'Arancia meccanica' che si è concretizzata sabato sera all'ora di cena nella loro villa in località Monteverde a Carrara. "Ho visto la morte in faccia - racconta Franchi ai cronisti -. Sono stati momenti di terrore assoluto. Ci vorrebbe l'esercito. Più uomini fuori dalle caserme e intorno alle abitazioni". 

E' comprensibilmente ancora molto scosso Alberto Franchi. A quasi 48 ore dall'assalto dei banditi riesce a mettere insieme e raccontare un film dell'orrore che si è concretizzato minuto dopo minuto. Botte, tante botte. Ha ancora la faccia segnata dalle percosse. Il brivido torna più vivo che mai al solo ricordo di un coltello puntato alla gola sotto la minaccia di aprire una cassaforte.

Ora Franchi, dopo una notte passata in ospedale con una costola rotta e numerosi ecchimosi, è tornato a casa. E' da qui che l'imprenditore racconta l'irruzione della banda, composta da 4 o 5 malavitosi con l'accento dell'Est. Ciò di cui Franchi è sicuro è che due banditi si trovavono con lui al secondo piano. 

La coppia sabato intorno alle 19,15 era in casa, (i due figli erano usciti) con la coppia di bielorussi che vive con loro. La tavola era apparecchiata per la cena, quando dal giardino si sono uditi dei rumori. Franchi è uscito per verificare che tutto fosse in ordine e dopo aver visto delle sagome è velocemente rientrato in casa. Tuttavia nonostante avesse chiuso la porta, questa è stata sfondata dai banditi.

L’irrruzione improvvisa non gli ha consentito di lanciare un allarme telefonico e la banda di delinquenti è riuscita a impossessarsi del server collegato con la polizia. Così il gruppo di delinquenti, con passamontagna sul volto e pistole e coltelli in mano, ha legato la moglie e le altre due persone. Franchi è stato portato al piano di sopra dove si trovava la cassaforte. "Sono stato colto dal panico, non ricordavo più il codice di apertura. A quel punto minacciando di uccidermi mi hanno colpito e picchiato a sangue".

Una quarantina di minuti in cui la donna legata udiva le urla e i colpi dal piano di sopra con il terrore di non rivedere più il proprio marito. Mentre due dei banditi stavano intorno a Franchi e alla cassaforte, gli altri, si suppone due, hanno fatto man bassa di oro, gioielli, orologi e tutti i soldi che erano in casa. Solo dopo 40 minuti il campanello della villa ha cominciato a suonare: fuori c’erano gli ospiti invitati a cena. A quel punto i malviventi, disturbati dal campanello, hanno abbandonato la villa scappando da un’uscita secondaria.