Azzannato da un cane ragazzo di 12 anni. Terrore sul lungomare, denunce in vista

Un dogo argentino sfugge al proprietario e crea il panico a Marina

Il ragazzino è stato trasportato al pronto soccorso; nel riquadro un dogo argentino

Il ragazzino è stato trasportato al pronto soccorso; nel riquadro un dogo argentino

Carrara, 14 agosto 2017 -  TERRORE sabato sera sul lungomare per un cane che sfuggito dal guinzaglio del proprietario ha assalito un ragazzino di dodici anni ferendolo a una mano e alla schiena. Sono stati attimi di panico, il cane, un dogo argentino si è scatenato rischiando di ferire anche altre persone. E’ stato il fuggi fuggi mentre i genitori del ragazzino sono accorsi in suo soccorso riuscendo a far fuggire il cane. Il dodicenne è stato poi accompagnato al pronto soccorso del Noa di Marina di Massa.

Si era sparsa voce che le sue condizioni fossero gravi invece, per fortuna, dopo le cure, il ragazzino è stato dimesso. Un grande spavento. Si è attivata subito la procedura che prevede l’intervento del veterinario dell’Asl e il dottor Armando Tognoni ha preso subito in consegna il dopo argentino che è stato condoitto al canile di Massa per gli accertamenti mentre la polizia municipale ha avviato le indagini per acvcertare i fatti. Per il proprietario si profila una sanzione per omessa custodia e rischia anche una denuncia per le lesioni causate al ragazzino. Il dogo argentino è una razza canina molossoide di tipo dogue originari della regione di Córdoba in Argentina.

La razza è frutto del lavoro di Antonio Nores Martínez, con la collaborazione del fratello Augustín e del padre Antonio, nei primi decenni del XX secolo. Lo scopo che si erano prefissi era quello di creare un cane adatto alla caza mayor, cioè alla caccia alla grossa selvaggina nell’ambiente delle pampas argentine: pecari, cinghiali e puma. La base da cui partirono fu il perro de Pelea Cordobès, una razza locale, incrocio di bulldog, bull terrier e mastini, utilizzata per i combattimenti. Per migliorarne le caratteristiche fisiche e affinarne le capacità venatorie il perro de Pelea Cordobès venne incrociato con l’alano, il dogue de Bordeaux, il cane da montagna dei Pirenei, il levriero irlandese e il pointer. La nuova razza venne fissata verso il 1928, lo standard pubblicato nel 1947, e il riconoscimento ufficiale giunse nel 1964 per l’Argentina, e nel 1973 a livello internazionale. Inizialmente classificato tra i segugi e cani da pista di sangue, attualmente si trova inserito nel gruppo 2 (molossoidi) dalla Federazione cinofila internazionale. I maschi talvolta hanno un carattere competitivo con altri dello stesso sesso. Le femmine sono delle madri molto premurose. Il parto di solito è naturale senza interventi umani. La sua vita media si aggira sui dodici anni. Questa razza faceva parte di quelle elencate nella lista delle razze canine pericolose, che è stata eliminata con un’ordinanza il 3 marzo 2009.

g.b.