"Acquisizione illecita di denaro offerto dai fedeli": indagati parroco e vescovo

L'inchiesta è partita dalle accuse dei parrocchiani a don Luca Morini, parroco di Caniparola. Indagato anche monsignor Santucci, il suo legale: "Un colossale equivoco"

Il vescovo della diocesi di Massa, Carrara, Pontremoli, monsignor Giovanni Santucci

Il vescovo della diocesi di Massa, Carrara, Pontremoli, monsignor Giovanni Santucci

Massa Carrara, 22 settembre 2017 - La procura della Repubblica di Massa Carrara ha iscritto nel registro degli indagati un sacerdote e il vescovo della diocesi apuana. Il provvedimento è nell'ambito di un'inchiesta sul presunto impiego per scopi personali, da parte del sacerdote, delle offerte dei fedeli.

L'indagine era partita più di un anno fa dopo che un 'escort' napoletano aveva raccontato di avere una relazione con il prete. «Acquisizione illecita di ingenti somme di denaro, nella sua veste di ministro del culto»: con questa accusa la Procura aprì nel febbraio 2016 l'indagine su don Luca Morini, parroco di Caniparola, una località della Lunigiana, accusato da numerosi fedeli di aver utilizzato i soldi di offerte e donazioni per scopi personali. Con la stessa motivazione la procura ha adesso concluso l'inchiesta dove gli indagati sono due: don Morini e lo stesso vescovo della diocesi di Massa Carrara e Pontremoli, monsignor Giovanni Santucci.

Santucci risulta indagato per «impiego indebito di denaro» e «tentata truffa» a seguito di due episodi. Secondo gli inquirenti avrebbe prelevato  «1000 euro dal fondo della Fondazione Pie Legati, che raccoglie le elargizioni dei fedeli di tutte le curie italiane per consegnarli a don Morini, senza alcuna spiegazione». Inoltre il vescovo, sempre secondo le accuse, avrebbe fatto  «pressione sulla Cattolica Assicurazione per aumentare il punteggio di invalidità di don Morini e permettergli maggiori vantaggi economici». Con la conclusione delle indagini la Procura ha sequestrato a don Morini 700mila euro in contanti e 150 mila euro in pietre preziose. Il sequestro è stato convalidato dal Tribunale il 13 luglio 2017.

"È tutto un grande equivoco", invece, per l'avvocato Adriano Martini, difensore del vescovo di Massa Carrara e Pontremoli, monsignor Giovanni Santucci. L'avvocato Martini ha presentato una memoria dopo aver preso atto dell'avviso di conclusione delle indagini. "Adesso dipende dai passi che intende fare il procuratore Giubilaro - dice Martini - noi abbiamo spiegato dettagliatamente come sono andate le cose".