Porto, non si amplia. No al cemento oltre la foce del Carrione

Unità di intenti tra le istituzioni

Porto di Marina

Porto di Marina

Carrara, 22 settembre 2017 - Unità di intenti tra le istituzioni. «Nessun ampliamento del porto oltre il Carrione». A dirlo è il sindaco Francesco De Pasquale, al termine dell’incontro tra Comune, Regione e Autorità portuale: dal summit è uscita la volontà di stoppare possibili ampliamenti del porto oltre la foce. Unità di intenti, dichiarano dal Comune, su questo punto al termine dell’incontro che si è svolto ieri nella sede dell’Autorità portuale a Marina, al quale hanno partecipato oltre al sindaco con gli assessori Andrea Raggi e Sarah Scaletti, l’assessore regionale ai Trasporti e alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli, il consigliere regionale Giacomo Giannarelli, la presidente e il segretario generale dell’Autorità, Carla Roncallo e Francesco Di Sarcina.

Nel corso della riunione è stata stabilita la volontà di redigere un protocollo d’intesa per fissare le linee guida e avviare così la progettazione esecutiva per il cosiddetto water-front. L’obiettivo è quello di concordare le modalità di progettazione esecutiva e gli interventi sul piano regolatore portuale. Dopo le mutate condizioni, è importante registrare il raggiungimento di un importante punto di convergenza tra le parti presenti all’incontro che hanno convenuto sull’esigenza di porre fine alla possibilità di ampliamenti portuali oltre la foce del Carrione. Positivo il giudizio del sindaco Francesco De Pasquale al termine della riunione. «Sono soddisfatto – ha dichiarato il primo cittadino – per l’esito di questa prima riunione finalizzata ad avviare un confronto tra le parti, utile a trovare una soluzione per una situazione bloccata ormai da troppi anni. A breve sarà redatto un protocollo d’intesa tra Regione, Comune e Autorità di sistema portuale sugli indirizzi per la progettazione definitiva del water-front. È importante che le parti abbiano condiviso il giudizio sulla contrarietà alle opere di ampliamento a mare di strutture portuali oltre la foce del Carrione, in quanto potrebbero determinare un rischio per il territorio»