"Pago in lire", il progetto per la moneta virtuale

Il circuito monetario virtuale è stato premiato. Lo ha creato uin 25enne di Carrara, Gianluca Biggi, che ora volerà nella Silicon Valley

Gianluca Biggi: il suo progetto premiato a Pisa

Gianluca Biggi: il suo progetto premiato a Pisa

Carrara, 29 giugno 2017 - "pagoinlire.it" è un circuito monetario virtuale, studiato per sostenere piccole e medie imprese. La mente di tutto questo è carrarese: Gianluca Biggi, classe ‘92, una laurea in economia aziendale, è uno dei 4 vincitori del premio Best idea award 2017, ottenuto al termine del corso PhD+ dell’Università di Pisa, volto a sostenere la ricerca scientifica e lo spirito imprenditoriale. A fine luglio volerà nella Silicon Valley per seguire, come ricompensa, un corso intensivo sull’innovazione, durante il quale sarà a contatto con imprenditori, visiterà aziende del calibro di Google, e trasformerà questo suo progetto in prodotto vero e proprio.

"L’obiettivo – spiega Biggi – è quello di aiutare le economie locali. Si tratta di creare un canale parallelo e alternativo all’euro che dia respiro ad artigiani e a piccole imprese: in questo modo, è possibile aumentare il fatturato risparmiando liquidità. Faccio un esempio: un ristorante non riesce a riempire il locale nei giorni infrasettimanali? Vendendo pranzi o cene sulla piattaforma pagoinlire.it può incassare "crediti lire" dai clienti, da riutilizzare poi per pagare i fornitori (anch’essi iscritti alla piattaforma), i quali a loro volta li spenderanno per l’acquisto di servizi, e così via a catena. Il primo acquisto può essere fatto in modo scoperto, per dare inizio alla catena dei crediti. Un credito equivale ad 1 euro".

Una forma di baratto dei tempi moderni. Le imprese non sostituiscono i propri volumi commerciali, ma guadagnano "crediti lire" per quei servizi o prodotti che, con l’euro, rimarrebbero invenduti: il tutto, mantenendo e aumentando la ricchezza nel perimetro del proprio territorio.

"Non sono un nostalgico – commenta Biggi con un sorriso –. La scelta del nome è ricaduta sulla lira per la particolarità della sua storia: nasce, all’epoca di Carlo Magno, come unità di conto non coniata. Quindi non è un passo indietro, un ritorno alla lira, ma semplicemente un sistema che affianchi la moneta unica, affinché possa funzionare meglio. Uscire dall’euro sarebbe una follia, nonostante alcune evidenti problematiche: è una moneta che circola troppo lentamente, e a causa di questo l’occupazione non si riprende. I "crediti lire" rappresenteranno un aiuto, un sostegno per l’euro. A partire da settembre promuoverò questa piattaforma nel nostro comune, organizzando incontri informativi con gli imprenditori, possibili utenti del circuito".