Non vedente si ribella: «Vorrei votare ma non posso»

Ad Aulla uno studente cieco racconta una storia di ordinaria burocrazia in Comune

 Mirko Fruzzetti ha perso la vista ma non la voglia di battersi

Mirko Fruzzetti ha perso la vista ma non la voglia di battersi

Massa, 20 ottobre 2016 - Ad Aulla il 4 dicembre c’è qualcuno che non potrà votare. Perchè è un non vedente. Un cieco insomma. E in Comune ad Aulla c’è qualche burocrate che sta facendo il possibile per impedirgli di esercitare un diritto. Per la verità l’hanno già fermato: all’ultime referendum. A raccontare questa storia è Mirko Fruzzetti, 29 anni, nato a Massa dove ha abitato fino al 2015. Da poco più di un anno si è trasferito ad Aulla. Ma qui conosce solo la fidanzata, una «colpa» che si paga.

«TUTTO È iniziato il 17 aprile quando andai in Comune ad Aulla per ottenere la tessera elettorale – spiega Mirko – . C’era il referendum “sulle trivelle” e volevo votare. Nessun problema finchè non rivelai che, essendo affetto da grave disabilità visiva, necessitavo del timbro per il voto assistito. Qualcuno mi deve accompagnare nell’urna e dirmi dove sono i simboli. Poi io scelgo e voto. Non mi hanno dato il documento timbrato perchè non potevano credermi sulla parola. Mi hanno però suggerito di andare al seggio e chiedere per favore al presidente se mi faceva votare. Ho risposto no. Era una sorta di elemosina. Mi hanno però detto che se tornavo in Comune con la vecchia tessera elettorale, quella che usavo a Massa, mettevano anche loro il timbro. Ho fatto così ma quando mi sono ripresentato in Municipio una seconda persona mi ha detto che non andava bene. Potevo essere guarito. Sono tornato una terza volta portando il certificato di invalidità attestato dalla commissione medica dell’Asl. Sono tre fogli con tutti i dati medici del mio caso. L’impiegata ha detto che non capiva i termini medici, di tornare col certificato che rilascia il medico legale dell’Asl che attesta che ho bisogno dell’accompagnatore. Lo stesso giorno sono andato all’Asl, ho trovato l’ufficiale sanitario che ha chiamato il medico legale e il 5 settembre avevo tutto. Sono tornato in Municipio il 3 ottobre e ho approfittato per portare anche i documenti per le agevolazioni sulle bollette. Ho trovato la stessa donna che mi ha riconosciuto ma mi ha detto di tornare il 4 dicembre. Otto mesi per un timbro... A quel punto ho chiesto di parlare con il Commissario che regge Aulla dopo la caduta del sindaco. Niente. Il 12 ottobre ho rinnovato la richiesta con una raccomandata. Due giorni dopo mi hanno telefonato dicendomi che il ritardo era causato dalla temporanea assenza del commissario e mi hanno promesso l’appuntamento il 17 ottobre. Ma prima mi avrebbero telefonato. Il 17 ottobre non mi hanno chiamato e allora mi sono rivolto al giornale»

VEDIAMO DI capirci. Visto che si parla (a torto o a ragione) sempre di diritti, Mirko Fruzzetti è cieco al 100%. «La mia è una malattia progressiva –spiega – da piccolo ci vedevo, verso i 6 anni è apparsa la malattia e la vista è andata via. Ora vedo solo luci molto forti e qualche ombra. Ma la categoria medica è quella dei non vedenti. Per entrare nell’urna mi deve accompagnare qualcuno». La disabilità non ha mai fermato Mirko. Da Massa il 2 luglio 2016 si è trasferito ad Aulla. Il prossimo anno dovrebbe laurearsi, a Pisa, dove studia legge. A proposito. Gli hanno fatto problemi anche per le agevolazioni. Hanno detto che deve passare attraverso un patronato. C’è andato e si è sentito dire che non c’era bisogno.

Nessuno dubita che a rigor di regolamento i comportamenti di questo o quel dipendente comunale siano corretti ma dove non arrivare la norma dovrebbe arrivare il cuore, o almeno la ragione.