«No alla scuola infermieri ad Avenza E’ il momento che Asl rispetti gli accordi»

Il sindaco batte il pugno e pretende la struttura a Monterosso

Francesco De Pasquale

Francesco De Pasquale

Carrara, 13 ottobre 2017 - Braccio di ferro tra amministrazione comunale e l'Asl. «No alla scuola infermieri alla ex-Da Vinci. Si rispettino gli accordi». Francesco De Pasquale non ci sta a un trasferimento non previsto da precedenti accordi della scuola infermieri ad Avenza e batte i pugni sul tavolo. «Scuola infermieri alla ex-Da Vinci? Penso proprio di no»: dichiara il sindaco De Pasquale, e aggiunge chiedendo che vengano rispettati quegli accordi per portarla in centro città. Lo ha fatto con una lettera di risposta a Monica Guglielmi, direttore della zona-distretto delle Apuane dell’azienda Asl Toscana nord ovest. «Come già previsto dai precedenti accordi sottoscritti nei Pal dell’allora Usl 1, di cui l’ultimo nel marzo 2013, non si ritiene – ha scritto il primo cittadino – di poter concedere in comodato d’uso gratuito, per la collocazione della scuola infermieri, locali di proprietà comunale ubicati nel complesso scolastico di via Campo d’Appio ad Avenza. Si resta, pertanto, in attesa che la scuola infermieri – ha proseguito – venga trasferita alla palazzina H di Monterosso, così come già indicato dal consiglio comunale con deliberazione del 24 ottobre 2016 che aveva come oggetto la ‘Situazione attuale e le prospettive della sanità locale’».

De Pasquale va quindi allo scontro con Asl, che tramite la sua dirigente Maria Teresa De Lauretis, aveva già deciso di trasferire la scuola di Massa alla struttura di Avenza. E pare che il primo cittadino sia venuto anche incontro alle richieste dei residenti nel raggio dell’ospedale di Monterosso e soprattutto ha ascoltato le proteste dei commercianti, i quali avevano accolto le dichiarazioni della De Lauretis come una condanna a morte per i loro affari: si erano lamentati che la rinuncia al trasferimento della scuola infermieri avrebbe portato a una mancanza di entrate economiche derivanti dal via vai di persone che per forza di cose avrebbe portato la struttura di formazione infermieri. «In alternativa a questa soluzione – ha scritto in conclusione il sindaco – si dichiara la nostra disponibilità a valutare l’utilizzo degli spazi all’interno dell’ex ospedale civico di Carrara, precisando che in tal caso, sarà necessaria un’ulteriore decisione». Una soluzione che potrebbe andare bene anche agli stessi commercianti, che quindi non si vedrebbero derubati di un importante bacino di potenziali clienti.