«No all’ampliamento del porto Riattiviamo la partecipazione»

Ambientalisti delusi dalle posizioni del Comune su scalo e water front

Carla Roncallo

Carla Roncallo

Carrara, 13 dicembre 2017 - «No all’ampliamento del porto, no al water front e nessuno tocchi la foce del Carrione». Deluse sulle posizioni sul mare dell’amministrazione comunale, le associazioni ambientaliste chiedono di essere ascoltate sui progetti dello scalo e del delicato asse del Carrione. In una nota firmata da Amaremarina, Sos litorale, Carrara bene comune, Dema e Italia Nostra, Carla Gianfranchi, Riccardo Canesi, Claudia Bienaimé e Mario Venutelli chiedono al Comune di riattivare quel processo partecipativo che tenga conto della voce dei cittadini. «Le associazioni – si legge nella nota – hanno dato un contributo sui problemi del territorio, determinando anche il cambiamento dell’amministrazione. Da questa mutata situazione ci si aspetta un reale ribaltamento nei rapporti del Comune con i cittadini, in sintonia con i principi di trasparenza che dovrebbero essere propri del Movimento 5 Stelle. I temi del porto costituiscono le principali criticità da affrontare e risolvere per una ridefinizione accettabile del Piano regolatore portuale. Su questi temi i carraresi avevano raggiunto dei punti fermi con il percorso partecipativo “Portolemieidee”, supportato dalla stessa Regione Toscana. In quell’occasione avevano espresso un netto parere contrario al water-front che prevedeva uno spostamento dell’entrata del porto a est e che era funzionale all’ampliamento alla foce del Carrione. Siamo sorpresi di apprendere che l’attuale amministrazione condivida gli stessi progetti già contestati, proponendo nuovamente l’ampliamento del porto con una nuova darsena alla foce del Carrione. Questo tradisce le promesse e ci fa pensare che, ancora una volta, saremo messi di fronte al fatto compiuto. Auspichiamo di non ritrovarci di fronte a vecchie logiche e chiediamo che l’amministrazione si confronti con le associazioni ambientaliste con un tavolo permanente. Per quanto riguarda il waterfront chiediamo che sia rivisto completamente secondo le indicazioni già espresse per finalizzarlo a un reale recupero delle vocazioni socio economiche più sostenibili della nostra costa e non all’ulteriore ampliamento del porto. Il progetto interessa la foce del Carrione,le cui criticità idrogeologiche sono ben note da quando è stato realizzato il piazzale “Città di Massa”. Chiediamo di partecipare, come previsto peraltro dalla legge, agli incontri istituzionali per gli accordi e le decisioni su water front e piano regolatore portuale. Chiediamo di sapere quale sia il parere dell’assessore all’Urbanistica. E infine chiediamo che il sindaco esprima chiaramente in un documento quali siano le posizioni ufficiali dell’amministrazione sulla portualità, poiché è diritto dei cittadini sapere».