Nardi: «Ci vediamo al congresso e Volpi fa sempre il... re travicello»

La parlamentare del Pd invita a cena Paolini (Sel) nel suo b&b: «Gli voglio bene»

L'onorevole Martina Nardi (ex Sel ora Pd)

L'onorevole Martina Nardi (ex Sel ora Pd)

Massa, 10 dicembre 2016 - «A BREVE faremo una grande assemblea dei comitati per il sì. Parteciperanno tutte le persone che hanno aderito, iscritte o meno al Pd. Poi ci sarà il congresso del partito che vedrà me e Tongiani su campi opposti. Volpi non so bene che posizione abbia». Per l’onorevole Martina Nardi non è un momento facile all’interno del Pd. Ma lei, politicamente parlando, è «scafata».

Come mai lei, Paolini e Volpi non vi amate?

«Voglio bene a Paolini, malgrado abbia usato su di me frasi fuori luogo. Ho un B&B, è il mio lavoro, se viene a trovarmi gli offro la cena. Sarà mio ospite, gratis. Con Volpi invece abbiamo idee diverse, non è un problema di amore».

Ma eravate assessori della giunta Pucci, lavoravate insieme...

«Non avevamo le stesse idee nemmeno allora. Persino sulla scala mobile per il castello. Io a favore, lui contro. Ma è uno scontro politico, non personale».

Ci faccia capire meglio.

«Dopo il referendum ho ringraziato gli elettori. Il 40% è un grande risultato, anche se non è bastato. E’ un risultato che parla ai futuri assetti politici, alle prossime elezioni e al congresso Pd».

E quindi?

«Questa è la sola provincia toscana ad essere sulla media nazionale: in tante città il sì ha fatto meglio perchè sindaci e vertici del partito erano schierati con il sì. Qui il gruppo dirigente Pd, apertamente o meno, era per il no. I comitati per il sì sono nati spontamente».

Volpi dove lo colloca?

«Ha detto che era per il sì poi si è nascosto, non si è speso. Una sorta di Re Travicello e io non amo chi sta in mezzo. Avrei preferito si fosse schierato apertamente col no facendo battaglia. Ma è il suo atteggiamento, fa il re travicello, sta sempre nel mezzo, non dà risposta sul referendum o nemmeno alla città».

Al congresso Pd vi tirete le sedie?

«Nooooo. Io non offendo. Sono sempre rispettosa verso chi si spende. Meno verso chi dice una cosa poi si nasconde. Certo, lo scontro potrebbe essere molto duro ma non ho nulla contro Tongiani»

E contro Volpi?

«Nemmeno. E’ legittimo avere una posizione politica. Il mio giudizio è politico. C’è bisogno di un Pd attivo, che sproni l’amministrazione. Niente. E la giunta dovrebbe essere sempre al pezzo. Mentre prevale il disimpegno. Sul referendum e nella quotidianità».

Si candiderà alle comunali?

No, faccio la deputata e spero di rifarlo. In Comune ci sono già stata. Voglio battermi per un sindaco che sappia intepretare bene la città e lavorare in modo compiuto».

E alle regionali?

«No. Solo alle Politiche, se chi vincerà il congresso mi ricandiderà. Penso di aver lavorato bene per Massa. Non so quanti hanno portato a casa le cose che ho portato io. Se odiavo Volpi non mi davo da fare per portare quasi 3 milioni per il Palasport. Non mi davo da fare per la Variante Aurelia. E per i 14 milioni per il piano di risanamento della città. E nell’elenco per i lavori usuranti, adesso al primo posto ci sono quelli delle cave».