Il mistero del cadavere sui monti. Indagini sulle lettere trovate in tasca

Fogli vecchi e scritti a mano: potrebbero contenere indizi importanti

Soccorso alpino (foto di repertorio)

Soccorso alpino (foto di repertorio)

Massa, 2 gennaio 2017 -  IL GIALLO del Monte Sagro potrebbe trovare una soluzione dall’analisi di alcuni manoscritti: sono quelli che gli investigatori hanno trovato nella tasca dei pochi indumenti addosso al cadavere, rinvenuto per un puro caso da un gruppo di escursionisti giovedì scorso. Una vicenda ancora avvolta dal mistero sulla quale però nelle prossime ore potrebbe essere fatta piena, a cominciare dall’autopsia in programma oggi all’istituto di medicina legale di Pisa. Dagli accertamenti saranno chiarite le cause e il periodo del decesso. Di certo il corpo è rimasto a lungo nel canalone a Foce Luccica. In attesa degli esiti dell’autopsia, proseguono gli accertamenti specifici della polizia con tecniche all’avanguardia per decifrare il contenuto dei manoscritti ritrovati: dal contenuto dei testi potrebbero emergere indizi importanti per arrivare a dare un nome al cadavere. Il tempo di permanenza nelle tasche del corpo ancora senza identità, farebbero pensare ad una persona non più giovanissima: si evince dal fatto che la maggior parte delle lettere sia stata scritta a mano (a quanto pare solo una al computer) e l’inchiostro utilizzato sia ormai sbiadito. Segni tangibili della lunga permanenza di quelle lettere alla mercè delle intemperie. Mistero nel mistero, dal cadavere sono spariti la testa, un braccio e parte del bacino: una prima ipotesi fa pensare che siano stati dilaniati nel corso dei mesi dagli animali selvatici presenti in zona, ipotesi però ancora al vaglio degli inquirenti.

La squadra mobile coordinata dalla procura è al lavoro dal giorno del ritrovamento. E i primi riscontri farebbero pensare a a un uomo non della zona di Massa Carrara e non ad un escursionista: l’abbigliamento infatti non era quello indossato da chi intenzionalmente sale in alta montagna, a maggior ragione in quella zona così sperduta del versante massese del Sagro. Un mistero da dipanare che potrebbe avere colpi di scena come nei racconti gialli che si rispettino. Indumenti, manoscritti e la posizione dei resti sono elementi investigativi sui quali la squadra mobile sta lavorando intensamente. Da quanto è stato possibile apprendere, i resti sono stati individuati nei pressi di un dirupo e non sarebbero stati visibili agli sguardi di chi non passava proprio da quel punto a mille metri di altezza su una cornice splendida su montagne che gli escursionisti amano. Il giallo di Capodanno potrebbe avere sviluppi e colpi di scena clamorosi, non resta che attendere con il fiato sospeso.

Maria Nudi