Tragedia in cava, l'omaggio ultras allo stadio dei Marmi per Mauro Giannetti

Durante il match Carrarese-Olbia sono stati tanti i tifosi arrivati in Curva Nord per ringraziare tutti coloro che in questi giorni difficili hanno dimostrato una vicinanza straordinaria nei confronti dell’ultrà morto

Gli ultras ricordano Mauro Giannetti (Foto Delia)

Gli ultras ricordano Mauro Giannetti (Foto Delia)

Massa Carrara, 4 dicembre 2016 - «UNA MATTANZA». Così l’ha definita Enrico Rossi. Le morti che sono avvenute in questi anni non possono che essere raggruppate con questa parola. Non si riesce a comprendere come, nel 2016, si possa ancora morire di lavoro alle cave apuane. I sindacati, in queste ore hanno chiesto a gran voce maggiore sicurezza. La morte del cavatore Mauro Giannetti, travolto da due tonnellate di marmo alla cava 5 Piastriccioni di Torano è soltanto l’ultima delle morti al monte. Proseguono le indagini da parte di Asl per comprendere la dinamica che ha portato al decesso del cavatore che lavorava con il fratello Stefano da 30 anni. Un altro decesso però va ad aggiungersi a quello che a tutti gli effetti sembra un vero e proprio bollettino di guerra.

SONO TREDICI le morti avvenute negli ultimi undici anni alle cave, un ferito ogni due giorni: questi i dati choc che testimoniano come i rischi nell’attività estrattiva siano ancora elevati. Anche il presidente della Repubblica aveva tuonato subito dopo l’ultima tragedia: «Questo è uno stillicidio». Intanto la Regione fa sapere che, per potenziare la sicurezza, venti giovani del servizio civile lavoreranno in appoggio alle Procure di Massa e Lucca nell’ambito del Progetto regionale per la sicurezza del lavoro nelle cave e nelle aziende del settore del marmo nel distretto Apuo-versiliese. A stabilirlo una delibera approvata dalla giunta regionale, che ha l’obiettivo di garantire un supporto all’attività delle Procure interessate, impegnando i giovani del servizio civile che potranno, grazie a questa esperienza, accrescere le proprie competenze professionali e al tempo stesso dare il proprio contributo alle diverse attività espletate dai vari uffici delle singole Procure coinvolte, in vista dell’aumento delle notizie di reato che perverranno alle Procure, con l’intensificazione delle attività di controllo in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro nelle cave estrattive e nelle aziende di lavorazione del marmo. Commoventi i funerali avvenuti alla parrocchia di Maria santissima mediatrice di Avenza giovedì pomeriggio. A dare l’ultimo saluto al 45enne anche la tifoseria della Carrarese. Che adesso desidera ringraziare coloro che sono stati vicino alla famiglia Giannetti. «I Barbudos Carrara ’96 ringraziano tutti coloro che sono stati vicini alla compagna Giorgia e ai suoi genitori, al fratello Stefano e agli amici di Mauro in questi giorni difficili. Pertanto invitiamo tutti i tifosi di Carrara a presenziare sabato, in occasione della partita di campionato Carrarese - Olbia, sulle gradinate della Curva Nord portando sciarpe e bandiere giallo azzurre».

E INFATTI ieri in occasione della partita di campionato Carrarese-Olbia (4-1) sono stati tanti i tifosi arrivati in Curva Nord per ringraziare tutti coloro che in questi giorni difficili hanno dimostrato una vicinanza straordinaria nei confronti dell’ultrà morto Giannetti. Giorgia Albertazzi, la compagna, il fratello Stefano e tutti i tifosi erano sui gradoni della Nord per ricambiare la loro gratitudine a tutti quelli, tifosi e non, che in questi giorni non hanno mai fatto mancare loro l’affetto e la solidarietà per una perdita così grande. «Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti i gruppi ultras in particolare Reggiani, Pisani, Spallini, gli austriaci di Graz e gli Ultras della Massese che hanno mostrato una straordinaria vicinanza alla nostra comunità ferita».