Mastro del marmo : prestigioso premio al sindaco Zubbani a Verona

Il primo cittadino a Marmomacc: «Lo dedico alla nostra gente di Carrara». Mercedetz Henger emerge dalla vasca di Nicola Fontanili

Henger nella vasca di marmo

Henger nella vasca di marmo

Carrara, 30 settembre 2016 - «Per aver sviluppato l’universalità del marmo, per la strada dei marmi e per aver contribuito a far riscoprire il valore della pietra naturale». Così il sindaco Angelo Zubbani ha ricevuto ieri a Verona fiere il premio “Mastro del marmo». Con il collega della citta scaligera Flavio Tosi, Zubbani ha ricevuto dalle mani del vice presidente di Marmomacc Claudio Valente il prestigioso riconoscimento per l’impegno e la vivacità nella promozione del marmo. «Sono profondamente lusingato – spiega il sindaco –. Per uno che amministra, ma soprattutto vive ai piedi delle montagne di marmo , questo premio non può che portare emozioni. So bene che il riconoscimento è merito della nostra gente e specialmente di coloro che ancora hanno e trasmettono i saperi nell’escavare, nel trasformare e nel realizzare opere d’arte. Si rinsalda un legame tra Carrara e Verona costruito dalle aziende e che deve essere accompagnato dalle due fiere e dalle istituzioni conlo scopo di impattare con unasinergia nuovai mercati internazionali. Questa lamotivazione con cui la fiera di Verona ha conferito il riconoscimento: «Per avere supportato costantemente l’affermazione internazionale dell’industria lapidea, consegnando alla città di Carrara la strada dei Marmi, infrastruttura fondamentale per coniugare positivamente il rapporto fra ambiente e comunità. Per avere sostenuto costantemente e convintamente, nell’ambito della città e del territorio, iniziative di altissimo valore culturale che hanno segnato il forte legame, storico e attuale, fra la città di Carrara e il mondo dell’arte e della pietra in tutte le sue espressioni e applicazioni. Per un lungo impegno che ha  sviluppato l’universalità dell’arte e della libera espressione progettuale contribuendo a far riscoprire la pietra naturale in tutti i suoi impieghi, comunicando il valore universale del marmo, insostituibile nell’arte come nell’abitare, nello spazio collettivo come nel design contribuendo così a mantenere altissima l’immagine e il valore simbolico di un materiale prezioso e senza tempo». Nel corso della cerimonia, che è servita ad avviare un impegno congiunto tra Carrara e Verona è stato dato per il premio Best communicator, la menzione speciale, allo stand Prometec di Roberto Pucci, per l’innovazione. 

Come Venere è uscita dalle acque di una vasca del marmo di Nicola Fontanili. La soubrette Mercedetz Henger ha richiamato ieri nel padiglione 9 di Veronafiere fotografi, giornalisti e buyers per la singolare performance di promozione di Vivisaba, l’unico sapone vegano completamente naturale che, alla linea di emollienti e detergenti, ha aggiunto lo scrub al marmo bianco. Una start up ideata da Matteo Redenti, un imprenditore di 36 anni, che in poco tempo è riuscito ad assumere nei laboratori di Marina di Carrara cinque persone specializzate nel produrre, promuovere e vendere i prodotti per chi vuole coniugare salute e bellezza. Così ospiti di Nicola Fontanili ieri i saponi di Vivisaba hanno avuto la loro promozione sulle lunghe gambe della superbella Mercedetz. «Abbiamo recuperato un’antica ricetta babilonese» spiega Redenti che si avvale in laboratorio di chimici per la realizzazione di un sapone che viene fatto come ad Aleppo tremila anni fa. Olio extra vergine di oliva, idrossido di sodio che viene lasciato due giorni a macerare con tensioattivi e principi attivi che fanno la differenza. E in questo caso la differenza la fa il marmo. «La polvere di marmo – spiega Redenti che nel frattempo porta 10500 saponi al mese nei più lussuosi 4 stelle d’Europa – essendo neutra costituisce uno scrub naturale fantastico e unico che in quanto inerte non fa reazioni con altri componenti»

«La Fiera di Verona è iniziata a Carrara 10 giorni fa». Il paradosso per cui i numeri uno della vetrina più blasonata del marmo siano da sempre i carraresi, è sollevato da Bernarda Franchi, della storica Franchiumberto, che a Verona è presente con uno dei padiglioni piu suggestivi e innovativi. Ci sono proprio tutti alla fiera internazionale che andrà in scena fino al primo di ottobre. «La fiera di Verona la fanno i carraresi con il padiglione più bello» spiega Franchi. In effetti nella città scaligera si respira quello spirito di squadra, quella voglia di esserci e di stupire che unisce e collega come un fil rouge tutti gli stand apuani che come sempre a Verona sono la punta di diamante della vetrina mondiale del marmo. «Stiamo lavorando – è la promessa dell’imprenditrice – perché anche Carrara 2018 sia così. Il percorso è lungo; la fiera nostra ha vissuto un periodo di transizione, ma ci riusciremo. qui si respirta uno spirito importante di squadra e di voglia di esserci e stupire. Stiamo lavorando per portare anche da noi tutto questo». Intanto anche il direttore di Imm Luca Figari spiega che è qui per presentare Carrara 2017, un progetto del lapideo che accompagnerà imprenditori e città verso l’evento del 2018, che punta a un rilancio della nostra fiera e della nostra identità cittadina nel mondo. «Stiamo lavorando – dichiara il direttore di Carrarafiere Figari, direttamente dagli stand di Verona – a un nuovo format e a una nuova idea di sviluppo del marmo che va vissuto 365 giorni l’anno. E non solo in fiera. Il nostro obiettivo è mettere Carrara al centro attraverso un progetto che punti a uno scenario naturale. Porteremo i buyers internazionali alle cave per valorizzare quella cornice unica che abbiamo solo noi. Non abbiamo bisogno di padiglioni. A Carrara ci sarà la fiera naturale».

Per vedere il video della modella che esce dalla vasca cliccare http://www.quadracompany.net/SABA/