Sos per una strada chiusa da 7 anni: gli abitanti non resistono più

Runione a Marciaso (comune di Fosdinovo) dei residenti dei paesi sopra la Valle del Lucido

 Gli abitanti di Marciaso e dei paesini limitrofi in riunione

Gli abitanti di Marciaso e dei paesini limitrofi in riunione

Massa, 10 aprile 2017 - Nuova riunione, sabato scorso, a Marciaso di Fosdinovo. Gli abitanti dei paesi della vallata che gravitano sulla provinciale 10 parlavano ovviamente della strada, che conduce sino a Monzone, Equi Terme e alla Valle del Lucido. Insomma, la via di scorrimento più breve tra Massa, Carrara e la Lunigiana Nord-Orientale. Sono ormai 7 anni che ufficialmente la strada è interrotta al traffico. Alcune frane ne hanno pregiudicato la sicurezza e il manto stradale, privo di qualsiasi manutenzione, è ridott ad una serie di buche. «A due passi da qua c’è Pontevecchio – spiega Marco Garfagnini, artigiano che usa per lavoro la strada – dove furono rinvenute ben nove statue stele, c’è un ponte romanico e inizia la “via del sale”. Questa valle è colma di storia, c’è anche la necropoli dove 12 anni fa venne rinvenuto il Guerriero di Pulica eppure tutto sta finendo nell’oblio a causa dell’impossibilità di transitare sulla strada».

«E’ una vicenda che ha dell’incredibile – aggiunge Mauro Galeotti, operaio residente a Marciaso – l’unica via di collegamento con i centri principali, chiusa da ben 7 anni...Già c’è la crisi ma nel nostro circondario dobbiamo aggiungere l’ assurda situazione di una strada chiusa al traffico. Eppure i nostri figli devono andare a scuola, bisogna avere i servizi essenziali, ci sono i negozi, le avversità atmosferiche da superare come neve e ghiaccio...Facciamo un nuovo appello al sindaco di Fosdinovo: sappiamo che sono stati stanziati dei soldi, perchè temporeggia e non presenta il progetto della strada?» Paolo Vignali, autista della P.A. Valle del Lucido di Monzone presenta sconsolato le difficoltà quotidiane che affronta per portare con l’ambulanza i malati che devono fare la dialisi. «Si deve passare da Aulla, poi l’autostrada. E’ un percorso molto più lungo rispetto alla nostra provinciale».

Olimpio Remaggi, professore delle scuole medie oggi in pensione, ha le idee chiare. «La strada va assolutamente ripristinata. E’ l’unica forma di collegamento diretto fra le due città e i comuni di Fosdinovo e Fivizzano. In mezz’ora da piazza Farini s’arriva alle Terme di Equi. Ed è un’arteria vitale per raggiungere il lavoro alle cave, per le scuole dei nostri ragazzi,senza scordare le emergenze sanitarie. Mi vien da sorridere quando sento pontificare sul fatto che bisogna ripopolare la montagna. La realtà dei fatti dice che ci troviamo di fronte a persone che predicano acqua ma bevono vino...». Interpellata , la sindaca Camilla Bianchi appare ottimista sul futuro della tormentata strada provinciale 10.

«La progettazione in lotti della sp 10 da parte di Itec è conclusa. Sono stati fatti incontri in Regione Toscana e in Provincia – rivela Camilla Bianchi – poiché il suo ripristino totale ha bisogno di un finanziamento totale di circa tre milioni. La Provincia si è impegnata ad utilizzare i fondi della Protezione Civile ancora disponibili per un lotto. La conferenza dei servizi, a conclusione del procedimento, è convocata per il 23 agosto. Poi bisognerà inviare in Regione la richiesta di finanziamento in quanto proprietaria della strada. Il Comune di Fosdinovo ha fatto non solo quello che doveva ma sostituendosi alla Provincia, s’è accollato un onere che va oltre le proprie competenze».