Malore in aereo di ritorno da New York: paura per un assessore di Fivizzano

"Mi sono sentita mancare": il racconto della donna

L'assessore Francesca Nobili

L'assessore Francesca Nobili

Fivizzano, 17 ottobre 2017 - «Avevamo lasciato l’aereoporto di New York da due ore di rientro a Malpensa dopo 5 giorni trascorsi negli Usa con un gruppo di 32 persone tutte della Lunigiana». Poi all’improvviso l’assessore alla Cultura del Comune di Fivizzano Francesca Nobili, quando l’aereo era sull’oceano.

«Improvvisamente mi sono sentita mancare – racconta – ho solo fatto in tempo ad avvisare la mia amica seduta al mio fianco che ha immediatamente dato l’allarme. Poi per me si è spalancato il vuoto». Sono state ore febbrili quelle trascorse su un aereo a due piani dell’Emirates Airlines l’altra notte dalla comitiva lunigianese di rientro in Italia dalla Grande Mela: Francesca Nobili è stata colpita da un malore.

«Devo veramente ringraziare il personale della Emirates: sono stati veramente professionali ed hanno fatto tutto il possibile per salvarmi dalla situazione clinica in cui ero finita. Era un volo di 7 ore sull’Oceano e loro si sono messi in contatto con un medico americano che da terra ha dato istruzioni e consigli per riportarmi alla normalità. E’ stato inoltre organizzato un’atterraggio diciamo ‘accelerato’ e arrivati a Malpensa, un medico del 118 era già in attesa del mio arrivo. Poi con l’ambulanza sono stata subito portata al pronto soccorso dell’Ospedale di Gallarate dove sono rimasta 6 ore in compagnia di mia cugina, l’infermiera Antonella Nobili di Fivizzano che non mi ha abbandonata un istante. Anche la signora Martine, la titolare della Piagnaro Viaggi (che ha organizzato il viaggio) è stata veramente splendida. I sanitari dell’ospedale mi hanno riferito che tutte le cure praticatemi durante il volo sono state effettuate nel modo migliore possibile, da persone che hanno dimostrato grande professionalità. Vorrei veramente ringraziare quanti si sono adoperati in tutti i modi, per strapparmi dal buio in cui ero precipitata riportandomi alla mia vita normale. Erano stati giorni di vacanza belli ed indimenticabili a New York, peccato che poi al rientro sia finita così».