"Il lupo? Qui è ritornato da solo e sulle Apuane ci sono già i cuccioli"

I biologi smentiscono "Striscia La Notizia" e parlano degli ibridi nati dai cani lupo cecoslovacchi

 I lupi sono predatori eccezionali che si muovono d’estate come d’inverno (foto di repertorio)

I lupi sono predatori eccezionali che si muovono d’estate come d’inverno (foto di repertorio)

Massa, 11 febbraio 12017 - Gridare "Al lupo! Al lupo!" quando il pericolo non esiste è una cosa da non fare. Ce lo hanno insegnato sin da bambini con la favola del pastorello ‘burlone’ che poi finisce per mettersi nei guai. Ma, a quanto pare, è quanto sta accadendo un po’ anche sulle Alpi Apuane e la vittima, neanche a dirlo, è proprio lui, il lupo, tornato a vivere sui nostri monti da alcuni anni.

Nel 2014, addirittura, è stata segnalata la prima nascita di due cuccioli dopo oltre 100 anni. Eppure il lupo non è stato accolto da tutti a braccia aperte, anzi. La sua presenza è tornata a scatenare ancestrali paure negli uomini ed è stata rilanciata l’ipotesi di riaprire la caccia per contenerne il numero. Insomma, si è scatenata una vera e propria battaglia che, secondo i biologi Paola Fazzi e Marco Lucchesi, ha portato pure alla diffusione di informazioni inesatte o distorte.

L’ultimo in ordine di tempo, per i due biologi, sarebbe il servizio di Edoardo Stoppa per Striscia La Notizia andato in onda mercoledì:

"Contiene una serie di affermazioni sbagliate, inesattezze e notizie distorte – sostengono Fazzi e Lucchesi - Il giornalista e il consigliere regionale toscano Roberto Salvini fanno riferimento al fatto che il lupo appenninico sia stato ‘reintrodotto’, da Regioni, Stato, Unione Europea e associazioni ma non esiste e non è mai esistito alcun progetto di reintroduzione della specie in Italia. Il lupo è tornato a ricolonizzare spontaneamente Appennino e parte delle Alpi dal momento che dal 1971 non è più cacciato".

Ma non è l’unico punto contestato: "Si introduce la problematica dell’ibridazione, affermando come essa sia stata voluta dalle amministrazioni pubbliche, con lupi provenienti da altri territori e continenti. E’ un’altra notizia fantasiosa – sottolineano ancora -. Le Regioni e molti parchi, oltre all’Unione europea, finanziano ricerche sulla specie e azioni tese a minimizzare il conflitto con gli allevatori. L’ibridazione è un fenomeno reale ma causato dalla malagestione dei nostri cani, non provocato direttamente dall’uomo. Si fa poi riferimento al sequestro di allevamenti di cani lupo cecoslovacchi che avevano fatto riprodurre esemplari di questa razza con lupi veri, producendo ibridi confidenti, quindi pericolosi. Ma questo è un problema legato all’utilizzo illegale di fauna selvatica proveniente dall’estero: gli ibridi prodotti sono stati sequestrati dai Carabinieri Forestali, non sono lupi più confidenti e aggressivi, e non sono in libertà nelle campagne".

Insomma il ritorno del lupo sulle Apuane può essere davvero una favola da seguire con attenzione ma "le false notizie fornite, fatte passare come verità, creano danni alla sua conservazione – concludono i biologi - e annullano il lavoro di comunicazione fatto da professionisti per creare condizioni adatte alla coesistenza tra uomo e lupo. Non possiamo fare a meno di manifestare il nostro dissenso per questo tipo di giornalismo".