Assalto dei lupi, in pieno giorno. "Abbiamo paura"

Il racconto del pastore Rolando Alberti: "Il mio gregge devastato"

Il pastore Rolando Alberti con il suo gregge

Il pastore Rolando Alberti con il suo gregge

Massa, 23 gennaio 2018 – Nuovo assalto al gregge del pastore Rolando Alberti: il lupo ha colpito ancora e in pieno giorno. E’ preoccupato il pastore che opera nella valle del Renara, racconta nuovamente la sua brutta esperienza. «Sabato scorso il gregge ha subito un nuovo atto di predazione. Mi trovavo nella zona dei castagneti di Renara, esattamente nelle ‘Strappate’. Il gregge si è diviso in due, trattadosi di una zona scoscesa e ripida. Non essendo in zona collinare o in pianura, l’occhio non riesce a controllare tutto. A un certo punto ho sentito i campanacci del gregge e mi sono allarmato. Le capre erano sparpagliate e spaventate. Guardandomi attorno, ho visto una capra azzannata alla gola, ancora bagnata dalla saliva del lupo. L’ho presa in collo per soccorrerla e, dirigendomi verso casa, ho trovato un’altra capra sul sentiero, sempre azzannata alla gola. Ovviamente ho dovuto lasciarla sul posto e così l’ho ritrovata morta. Non solo: dopo l’attacco predatorio, altre cinque capre e un capretto non ci sono più, non so che fine abbiano fatto".

Il pastore è allarmato. "Era l’una e mezza, in pieno giorno – sottolinea – ed è anomalo un attacco del lupo a quell’ora, per di più in mia presenza. Ricordo che in montagna nemmeno il cane da guardiania può aiutarci. Lavora al 20% proprio per le zone impervie che sfuggono al controllo. Mi sento di dire che, se gli attacchi avvengono in maniera diurna, significa che ne va di mezzo anche la sicurezza dei pastori: come devo comportarmi? Ho subito una predazione a fine settembre 2016 e indennizzi non ne ho ricevuti. C’è bisogno di chiarire alcune posizioni. Non sono contro la presenza del lupo ma tenuto così, in questo modo, non è certo un successo. Il ritorno del lupo dovrebbe risultare un arricchimento e non un danno. In qualche modo va gestito. Faccio un esempio: sono nato lì, ho la mia casa, il mio numero civico. Un bel giorno arriva il lupo e devo scappare? Devo disfarmi del gregge? E chi mi trova un’occupazione? Bisogna essere chiari se chi di dovere pensa che il lupo debba restare lo dica pubblicamente, e così lascio tutto".

Angela Maria Fruzzetti