La strage di Barcellona: "Eravamo tutti a lavoro, quando..."

Il racconto dei massesi che erano a Barcellona, vicino alle Ramblas

I giovani massesi presenti a Barcellona

I giovani massesi presenti a Barcellona

Massa, 19 agosto 2017 - CALLE FERRAN è una strada parallela alla Rambla dove l’attentato di giovedì pomeriggio ha seminato orrore e morte insanguinando un pomeriggio di estate nella zona turistica del città, nel cuore di Barcellona. In Calle Ferran, da anni, è aperta una focacceria che fa ormai parte della storia di quella città: è il locale di Libero Panesi, si chiama Focacceria Toscana ed è un locale che parla massese. Al muro le foto di Massa, il Duomo, le cave, una pagina della città che è arrivata a Barcellona 19 anni fa facendosi conoscere per professionalità e passione. La focacceria si trova a 300 metri in linea d’area dalla Rambla. La famiglia Panesi fortunatamente sta bene e ieri il locale era aperto. «Quando è accaduto l’attentato – spiega Emanule Panesi, il figlio di Libero, eravamo tutti a lavoro. I miei genitori, Libero e Stefania, ed io. E’stato terribile. La Rambla è il cuore di Barcellona, una delle mete turistiche più ambite e quindi più affollate. La zona è stata isolata come accade quando purtroppo ci sono gli attentati».

Avete avuto paura?

« Certo, ma quando si sceglie di lavorare in una grande città si mette in conto che può accadere. Abbiamo tranquillizzato tutte le persone che ci conoscono che stiamo bene. E stamani (ieri mattina per il lettore, ndr) abbiamo aperto», racconta Emanuele, 29 anni. La focacceria di Libero Panesi è un locale all’avanguardia che ha portato a Barcellona la cultura gastronomica italiana e massese e per esorcizzare la paura Emanuele dice: «Il nostro locale ha alle pareti tante foto di Massa che è il nostro cuore, ma da oggi faremo anche una focaccia che chiameremo Piazza Aranci». La grande paura sembra passata: ieri nel locale c’erano tanti clienti e anche se i timori non fossero passata, vanno superati perché chi, come la famiglia Panesi, ha scommesso il proprio futuro all’estero, deve farlo. A Barcellona nel giorno dell’attentato era in vacanza un giovane massese: Tommaso Fellini, 21 anni. Tommaso Fellini è andato a trovare il cugino Massimo che fa il barman in un locale poco distante dalla Rambla. Tommaso Fellinista bene e già oggi dovrebbe rientrare a casa. «Stavo tornando dal mare – racconta – sono arrivato nella zona della Rambla tra le 17 e le 18. Ho visto una gran confusione, la zona era bloccata. All’inizio non riuscivo a capire cosa fosse successo. Solo dopo ho saputo che c’era stato un attenato. La polizia aveva bloccato tutto. Tutti i locali sono stati chiusi anche quello dove lavora mio cugino che sta bene».

Cosa ha provato?

«Ho provato una sensazione particolare, strana, ma ho penso che in questo momento storico potrebbe accadere ovunque. Ho subito tranquillizzato i miei familiari».