La storia di Angella, ciclista in sella a 81 anni

A Pontremoli la presentazione di un libro è diventata una festa del ciclismo. Il racconto di chi pedala da 65 anni

Angella al centro insieme agli autori del libro

Angella al centro insieme agli autori del libro

Massa, 8 dicembre 2016 - LA PRESENTAZIONE al Teatro della Rosa del libro «Ancora Angella» di Christian Pizzati e Giancarlo Gandolfi (illustrato dal pittore Luciano Preti) si è trasformata in una grande festa del ciclismo. Al centro dell’attenzione il bel volume che racconta la storia di Severino Angella (nella foto con i due autori). Il corridore ancora oggi, a 81 anni, pedala verso traguardi non solo sportivi, ma lungo le strade bianche dell’anima, dove la bici può diventare una macchina del tempo per la fuga verso il sogno di Prometeo, che rubò il sacro fuoco agli dei per consegnarlo agli uomini. Personaggio schivo e umile, ma dotato di grande personalità sportiva e di doti atletiche non comuni, Angella scrive da 65 anni quotidianamente un diario di pedalate che raccontano storie semplici e fantastiche.

Basta sentirlo elencare le curve che affronta ancora oggi in discesa per allenarsi al campionato del mondo master, che ha già vinto nel 2011 a 76 anni a St. Johan del Tirol e che intende bissare. C’è un appuntamento prima del fatidico evento di settembre in cui Severino Angella testa il suo stato di forma sui monti lunigianesi. Al rito partecipano anche giovani dilettanti che, ovviamente gli stanno dietro in salita, ma quando la strada scende, Severino saluta e se ne va. Sparisce nel dedalo delle curve a 80 km all’ora, come una farfalla-turbo che appare in un istante e viene ricordata solo per i suoi colori. Una storia bellissima a cui il libro rende omaggio e che vale la pena di leggere per vivere un’epopea del ciclismo locale davvero alternativa.

Alla presenza degli autori Luciano Bertocchi, esperto di ciclismo, ha indossato i panni dell’attore leggendo alcuni brani poetici del libro con lo stile di Arnoldo Foà, salutato con affetto dalle sindache di Pontremoli e Filattiera (dove Angella è nato), Lucia Baracchini e Annalisa Folloni. Nell’affollata platea, oltre ai presidente del Panathlon International Aldo Angelini e dei Veterani Sportivi Pier Giacomo Tassi, c’erano Ugo Colombo (già vincitore di tre tappe al Giro d’Italia, competizione in cui conta un 3° e un 5° posto), l’amico e collega Giovanni Sarti, Enzo Erluison, che ha seguito Severino come team manager per 30 anni e lo storico Germano Cavalli, appassionato di ciclismo e parente di Settimio Simonini, altra icona delle due ruote.