La scomparsa di Alberto Dell’Amico Era uno dei «paladini» della sanità

Tante battaglie assieme all’associazione «Frediani-Bonaldi»

Alberto Dell'Amico

Alberto Dell'Amico

Carrara, 25 febbraio 2017 - Scompare un altro paladino della nostra sanità locale. Profondo dolore per la prematura scomparsa di Alberto Dell’Amico, storico difensore, assieme a Renzo Giusti, della sanità locale. Dell’Amico, 71 anni, si è spento ieri alle 13 alla Don Gnocchi, dopo aver lottato contro una lunga malattia. La notizia ha gettato nello sconforto i membri dell’associazione «Frediani-Bonaldi», realtà che, nell’arco di questi anni, ha lottato con grande determinazione affinché il nostro ospedale non scomparisse. Dal carattere schietto e sincero, Dell’Amico è stato tra i fondatori, nel 1984 del primo partito dei verdi in città. Allo scioglimento del partito, a metà degli anni ‘90, Dell’Amico si ea dedicato alla vita politica, ma restando fuori da realtà che non lo soddisfacevano completamente. Infermiere, il 71enne era vedovo da alcuni anni era entrato anche nel Tribunale del malato, vista la sua vita passata nella sanità.

La moglie, Rita Bertolini, lavorava nel reparto di analisi. Oltre a questo, Dell’Amico era diventato anche membro fondatore dell’associazione che riuscì, alcuni anni fa, a far scendere in strada migliaia di persone per evitare la chiusura dell’ospedale di Monterosso. Lascia un figlio, Emiliano, e una compagna «Patrizia – lo ricorda il docente di geografia Riccardo Canesi, suo grande amico - di Gragnana, che nel corso di questi mesi è stata tanto vicina a Alberto e che l’ha curato con grande dedizione. Una persona davvero buona e generosa. In gioventù era un uomo forte, dal carattere non certo semplice, ma dal cuore buono». I funerali, al momento della stampa, non sono ancora stati decisi.