La protesta degli infermieri: «Soldi buttati dalla finestra e disagi a non finire»

Il personale impegnato nell'accoglienza dei pazienti trasferito alla mensa

Infermieri (Archivio)

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Carrara, 20 aprile 2017 - Proteste, lettere alla direzione, intervento dei sindacati: ma nessuno si è mai mosso. Continua la protesta degli infermieri del Noa per la disorganizzazione nel nuovo ospedale in seguito al flop del progetto Net visual dea, l’importante protocollo con cui il vecchio ospedale prevedeva l’accoglienza dei pazienti. Uno stretto protocollo all’americana che comportava una seria selezione da parte di un’equipe medico infermieristica che si occupava di tutto l’iter dal pronto soccorso alle corsie con lo scopo di accorciare tempi ed evitare perdite di tempo e inutili permanenze nei corridoi. Nonostante i costi altissimi per adottare il progetto con l’apertura del nuovo ospedale nessuno ne ha più sentito parlare. I medici che prima erano impegnati nel protocollo sono finiti nelle varie corsie e il personale infermieristico dicono sia finito a seguire la mensa e la ristorazione. «Dopo mesi di proteste – raccontano dai reparti – il personale è ancora la servizio mense e del progetto nessuno si cura, nonostante per la formazione del personalee per l’organizzazione siano stati spesi soldi e risorse. Il net visual dea aveva, oltretutto, un costo altissimo: impostato con logiche anglosassoni si avvaleva di cartelloni e lavagne dove soltanto un pennarello costava più di 40 euro. Tutti soldi spesi per niente dalla nostra Asl che, forse mai come adesso, avrebbe bisogno di di un serio sistema di accoglienza ospedaliera, che potrebbe evitare le pesanti odissee che spesso si trova a vivere chi viene ricoverato o ha soltanto bisogno del pronto soccorso