In cento in piazza contro Gaia

A Massa slogan e musica per tanti over 50. In corteo tanti pensionati ma pochi giovani

Un piccolo corteo ha attraversato le strade della città

Un piccolo corteo ha attraversato le strade della città

Massa, 25 settembre 2016 - ERANO UN centinaio i manifestanti che ieri pomeriggio hanno sfilato da piazza della Liberazione fino al Parco dei ciliegi per contestare Gaia. In testa al corteo lo striscione del «Forum Toscano dei movimenti per l’acqua» poi, a seguire, quelli dei comitati spontanei sorti a Viareggio e Massa. Tanti i volti noti, tra cui ex sindacalisti e consiglieri comunali. Ma se la partecipazione a una manifestazione regionale è stata inferiore alle attese, il piccolo corteo transitato per le vie cittadine era comunque interessante.

L’età media era abbastanza alta, di certo sopra i 50 anni. Sara Ciccarelli, 27 anni, una delle più giovani manifestanti, dopo aver spiegato i motivi della sua adesione alla protesta ha commentato, con un filo di amarezza: «Di giovani non ce ne sono. Purtroppo l’età media è 60 anni». E Claudia Ceragioli, intervistata dopo aver urlato a squarcia gola lo slogan «L’acqua è mia e la gestisco io» al giornalista che chiedeva i motivi di uno slogan che ricalcava vecchi concetti, ha confermato:

«E’ vero, noi siamo quelle degli anni Settanta. L’età è quella». Un «tocco» di modernità lo dava invece l’arzillo pensionato che al megafono lanciava slogan molto simili ai «Vaffa....day» di grillina memoria. Insulti a parte, tanti hanno apprezzato il contributo musicale offerto da tre manifestanti. Annapia Ferrara, di Viareggio, Antonio Fraioli, anche lui di Viareggio e Romeo Bonini, di Massa, hanno suonato con bravura una serie di canzoni, tra cui una tarantella pugliese. La band si chiama «Vena folk» ed è stato anche grazie a loro se l’atmosfera del corteo era serena. «Siamo qui perchè ci crediamo, non siamo stati pagati – ha detto Annapia Ferrara».

Molto più duro Giacchino Pitanti, che dopo aver citato Erdogan, ha sfidato Gaia ad organizzare un corteo: «Così vediamo chi ha ragione e la gente chi segue». Galeano Fruzzetti, invece, ha criticato le scelte fatte dai 48 comuni azionisti di Gaia: «Hanno creato una società per azioni incontrollabile». E alla fine Lino Della Pina è sbottato: «Speriamo che qui vincano i 5 Stelle».