Il generale Panizzi è commendatore Un grande prestigio per la città

L’alto ufficiale è tra le eccellenze del Paese. Un palmares d’oro

La cerimonia del riconoscimento a Panizzi

La cerimonia del riconoscimento a Panizzi

Carrara, 8 dicembre 2017 - Il vice comandante degli alpini, generale di divisione Massimo Panizzi è diventato commendatore della Repubblica. Persone distintesi per aver dedicato la propria vita, con impegno e dedizione, ad attività che hanno portato beneficio alla comunità, queste sono i soggetti che accedono alle onorificenza di Stato. Eccellenze tra i cittadini del Paese a cui la Repubblica riconosce dei meriti. La cerimonia avvenuta al commissariato del governo, dove il generale Panizzi, vice comandante per il territorio delle truppe alpine, è stato insignito con l’onorificenza di commendatore. L’Omri è il più alto degli ordini della Repubblica italiana che premia altissime benemerenze di uomini eminenti; istituito con la legge 3 del marzo 1951. «Per l’encomiabile senso del dovere, la professionalità e la responsabilità con le quali svolge le proprie delicate funzioni e per l’impegno dimostrato in molteplici operazioni internazionali di pace» questa la motivazione letta dal commissario governativo della provincia di Bolzano Vito Cusumano, nel consegnare al generale Panizzi il diploma di onorificenza. Nel ricevere il prestigioso titolo il generale ha ringraziato sottolineando «la gratitudine verso l’istituzione che ho l’onore di servire e nei confronti di tutti coloro che, lavorando alle mie dipendenze, mi hanno aiutato in modo determinante a conseguire gli obiettivi che mi sono stati dati: questo premio è anche loro». Una carriera, quella del generale lunga e ricca di brillanti capitoli, Panizzi è stato portavoce e consigliere di comunicazione del presidente del comitato militare dellaNato e responsabile della comunicazione strategica per lo staff militare internazionale della Nato a Bruxelles, poi capo ufficio stampa e comunicazione del ministero della Difesa. In questa funzione, ha elaborato e redatto la prima direttiva ministeriale sulla comunicazione strategica della difesa. Al comando della Brigata “Taurinense” l’alto ufficiale ligure ha diretto e portato a compimento il progetto di costituzione del comando Brigata congiunto bi-nazionale ItaloFrancese, di rilevanza internazionale. Risultato, questo, per il quale è stato insignito, dal presidente della Repubblica francese, della Legion d’honneur. Quale capo di stato maggiore e vice comandante della scuola di applicazione dell’esercito, a Torino, ha realizzato una serie di iniziative a sfondo culturale-formativo di carattere permanente con importanti sodalizi quali lo staff college delle Nazioni Unite, la Fondazione Cavour, l’Accademia delle scienze e l’istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi), in sinergia con il Comune di Torino e l’Università degli studi della città sabauda.Vicino al Generale, in un momento così importante, la moglie e il figlio, il Comandante delle Truppe Alpine e il Signor Bruno Bertoldi, reduce di guerra.