"Faccia a faccia" con la storia della Dalmine

Una mostra a Villa Rinchiostra ripercorre la vita dell'industria e dei suoi dipendenti a Massa, fra lavoro e tempo libero

La presentazione della mostra sulla Dalmine (foto Paola Nizza)

La presentazione della mostra sulla Dalmine (foto Paola Nizza)

Massa, 9 novembre 2017 - «Faccia a faccia». Con la storia della città, fra industria, lavoro e tempo libero. Faccia a faccia con un pezzetto di quelle che sono le radici stesse di Massa e la nostra cultura figlia, nel bene e nel male, dell’epoca del massimo sviluppo della zona industriale, dal periodo della seconda guerra mondiale fino alla grande crisi di fine anni ’80. Lo stabilimento della Dalmine è stato uno dei tasselli portanti del mosaico economico e sociale apuano e a questa industria è dedicata la mostra «Faccia a faccia-Storia di industria , di lavoro e del tempo libero della Dalmine di Massa», in programma da domani, venerdì 10 novembre, al 24 novembre a Villa della Rinchiostra, là dove un tempo, ad esempio, si trovava proprio il Cral dell’azienda. L’inaugurazione è prevista domani alle 18.

Un’iniziativa promossa dall’associazione Gianni Rodari in collaborazione con la Fondazione Dalmine, Cesvot e Comune di Dalmine e con il patrocinio di Regione, Provincia, Comune di Massa, Camera di commercio, Confindustria, Cgil, Cisl e Uil. L’evento è stato presentato ieri mattina da Sacha Alberti e Marco Rivieri, dell’associazione Gianni Rodari, Manuel Tonolini, rappresentante di Fondazione Dalmine, Stefano Capelli, responsabile attività didattiche della Fondazione, l’assessore Mauro Fiori e l’attore e autore teatrale Fabio Cristiani. «La mostra si intitola ‘Faccia a faccia’ e nel nome declina i vari obiettivi che vorremmo cercare di raggiungere – ha spiegato Alberti che è entrato in contatto con la Fondazione Dalmine quando ha scritto la sua tesi di laurea –. Un momento di condivisione e di formazione di una memoria collettiva, sulla storia industriale della città e della Villa, prendendo spunto dalle foto che sono la parte integrande della mostra: negli scatti si vede lo stabilimento in funzione e le persone che lavorano, gli ex dipendenti».

Nel dettaglio è entrato Tonolini: «L’impianto massese è rimasto attivo dal 1939 fino al 1990. Nel nostro archivio sono rimaste tutte le tracce di questa storia lunga 50 anni: foto, video, documenti. Riproponiamo una formula che funziona: una mostra fotografica dove ci saranno anche gli scatti dei dipendenti. Chiediamo ai visitatori di riconoscersi o riconoscere i parenti in quelle immagini, scrivere i loro nomi e magari raccontare la loro storia. Si innesca un meccanismo di partecipazione che funziona e permette di arricchire l’archivio con altri documenti e nuove fotografie». La mostra rientra anche nella XVI edizione della Settimana della Cultura d’impresa promossa da Confindustria. Tutto l’archivio, inoltre, è consultabile online su www.facciaafaccia.org