Copia della Sindone a Canevara: sarà per sempre nella chiesa

A Massa la benedizione del parroco don Ernesto. Un dono da Torino

 La copia della Sindone che sarà esposta in modo permanente

Montaggio Sindone Canevara.

Massa, 27 marzo 2017 - Una copia della Sindone di Torino, a misure reali, da ieri pomeriggio, è esposta, in modo definitivo, nella chiesa parrocchiale di Canevara. È stata benedetta dal parroco don Ernesto Zucchini, durante la messa vespertina. Il sacerdote ha spiegato che «il dono si deve ad una coppia di torinesi, passati per caso a Canevara, attirati dal maestoso dipinto della Divina Misericordia che campeggia sopra l’altare».

Le misure dei due teli sono notevoli: 4,50 metri per 1,20. Le immagini infatti sono due: una, in positivo, è la copia fotografica fedele del lino torinese; l’altra è il suo negativo fotografico, in bianco e nero. Ambedue sono state racchiuse in teche metalliche, protette da vetri infrangibili. Hanno trovato collocazione, nella parete laterale sinistra della chiesa e si offrono allo sguardo del visitatore per tutta la loro lunghezza. Il montaggio, delicato e complesso, è stato curato dalla «Compagnia della Divina Misericordia» di Canevara, mentre il trasporto è stato realizzato dalla «Fraternità di Misericordia san Francesco» di Massa. 

«La Sindone– ha commentato don Zucchini – è legata alla Divina Misericordia quasi come causa effetto. Nel senso che la Divina Misericordia prende la sua efficacia proprio dalla passione di Gesù ben rappresentata dal telo sindonico. La figura umana, delineata nel telo, è ben visibile nel suo negativo fotografico».  L’impressione che se ne ricava è notevole, anche il realismo della riproduzione è totale. «Nonostante le critiche, anche importanti – ha proseguito don Zucchini – l’autenticità della Sindone sembra essere sempre più confermata. L’uomo in essa racchiuso è l’uomo della croce così com’è descritto dai Vangeli».

Ora la chiesa di Canevara, oltre al dipinto della Divina Misericordia e al «volto del Cristo paziente» che si è formato a lato dell’altare maggiore, offre alla venerazione dei fedeli anche una rarità assoluta.

«Il dipinto, il volto e la copia del telo torinese, sono arrivati in parrocchia, l’uno dopo l’altro, per caso: ma ora sembra che tra loro ci sia molto di più che una semplice coincidenza. Canevara è una parrocchia chiamata a diventare un crocevia di spiritualità: da qui scaturisce un messaggio di speranza per tutti».