Concorso di idee per il Michelangelo. L’hotel rinasce con i nostri architetti

L’industriale Fabrizio Santucci spiega gli obiettivi della società

Hotel Michelangelo

Hotel Michelangelo

Carrara, 23 gennaio 2018 - Un concorso di idee per soli carrarini per l’hotel Michelangelo. Entra nel vivo l’iniziativa avviata da cinque imprenditori locali per il rilancio dell’hotel cittadino. E inizia subito con un colpo a sorpresa. Il lancio di un concorso di idee riservato a architetti “under 40” residenti o con studio nel comune. «Abbiamo voluto dare da subito un’impronta ben precisa – così esordisce Fabrizio Santucci, amministratore unico della società Hm hotel che ha rilevato l’hotel –. Quella di far sì che l’unico albergo in città sia prevalentemente l’espressione di un genus locale, anche progettuale. Ecco perché vogliamo stimolare il contributo di giovani architetti carrarini per il rilancio dell’ex hotel Michelangelo». «Nel corso del prossimo mese, procederemo a perfezionare l’acquisto dell’immobile se nel frattempo gli o rgani della procedura ne avranno completato – come auspichiamo –la liberazione dei beni di terzi ad oggi presenti. Ma ci stiamo già muovendo nella programmazione e attuazione dei prossimi passi. Tra le varie attività, stiamo valutando dove e come intervenire per riqualificare l’hotel. E abbiamo pensato di voler dare spazio alla creatività e alla progettualità di giovani architetti concittadini invitandoli – con un concorso di idee - a pensare a come ridare nuova vita a 3 ambienti dell’hotel: la hall, i piani interrati e la terrazza. E’ un vero e proprio concorso di idee, libero e trasparente. Vogliamo proposte fresche, innovative, funzionali, in poche parole, belle. E, ovviamente, fattibili. E la migliore idea progettuale (o le migliori per i diversi ambienti), quella che ci convincerà di più, vincerà il concorso e permetterà allo specifico professionista di avere l’incarico della relativa progettazione».

Ma perché un concorso riservato ai soli under 40?

«Perché crediamo sia giusto dare una chance alle nuove generazioni, ad architetti che, magari, sino ad oggi non hanno trovato l’occasione in loco per esprimere la loro potenzialità progettuale, ma che hanno idee ed entusiasmo. Questo cerchiamo: entusiasmo progettuale. E vogliamo offrire un’occasione, una chance a tutti i giovani per emergere. Non ce ne vogliano gli architetti “over”, certamente con esperienze e capacità. La nostra scelta vuole solo – per una volta e come ho già detto – riservare la competizione agli “under”».

Entro quando dovranno essere presentate le proposte progettuali?

«Abbiamo previsto come ultima data utile il prossimo 28 febbraio. Ci rendiamo conto che sia un termine stretto. Ma stiamo cercando di forzare i tempi per comprendere quando potremo effettivamente avviare l’attività. E’ una programmazione non semplice e molti aspetti sono indipendenti dalla nostra volontà. Capirete bene che riavviare un’attività alberghiera ferma dal 31 ottobre scorso e che – tra l’altro - non ha svolto alcuna attività promozionale è assai problematico. Nei prossimi mesi dovremo confrontarci con tutti gli enti amministrativi e anche questi passaggi richiederanno tempo ed energie».