Claudio Salvadori segretario Uil funzione pubblica

La nomina martedì in occasione del quinto congresso provinciale "La sfida del sindacato: tutela dei diritti e giustizia sociale"

Claudio Salvadori

Claudio Salvadori

Carrara, 16 febbraio 2018 - Claudio Salvadori eletto segretario Uil funzione pubblica. Il direttivo si è riunito martedì nelle sale di Carrarafiere in occasione del quinto congresso provinciale intitolato «La sfida del sindacato: tutela dei diritti e giustizia sociale». Un evento di successo che ha visto la partecipazione anche del segretario regionale Uil Fpl, Mario Renzi, il segretario della Uil Area Nord Toscana, Franco Borghini, i colleghi dei collegi di Pisa e Lucca, e anche il presidente della Provincia, nonché sindaco di Montignoso, Gianni Lorenzetti. Dal congresso sono usciti anche i nomi del nuovo direttivo della Uil Fpl Massa Carrara: oltre a Salvadori, ci sono Chiara Marsili, Michele Vianelli, Valeria Pedrini e Antonella Pennacchi. «Grazie a tutti i partecipanti – ha detto Salvadori –. In particolare a Renzi e ai colleghi di Pisa e Lucca. Il terzo settore è sottoposto continuamente a situazioni che necessitano il pronto intervento del sindacato per evitare di perdere i posti di lavoro. Appalti al ribasso, tagli che determinano le riduzioni di personale o del monte ore a disposizione, contratti a termine sempre più corti fanno di questo settore quello che subisce di più la precarietà». Attività capillare anche negli enti locali: «Le autonomie come Camera di commercio ed Erp, dopo la Provincia, vivono un periodo di incertezza dovuto alle riorganizzazioni territoriali – ha proseguito – con i lavoratori che rischiano di essere trasferiti in altre sedi. In queste sedi l’azione sindacale deve essere ancora più incisiva. Attività che ci aspettiamo dai nuovi gruppi aziendali Uil del Comune di Massa: non si può fare attività sindacale seduti dietro la scrivania. Bisogna stare sul campo». Sanità: «Qui c’è stata una rivoluzione epocale con la formazione dell’Asl area vasta che conta 15mila dipendenti in 13 ospedali e 20 grandi strutture sanitarie. Ha determinato un radicale cambiamento anche delle relazioni sindacali. E’ urgente programmare tavoli in ambito locale per trovare soluzioni ai problemi quotidiani, distanti dai vertici aziendali. Vanno completati i percorsi di stabilizzazione di cui tanto si parla per poi andare ad attuare nuove assunzioni a tempo indeterminato. Nel frattempo siamo cresciuti all’interno della Fondazione Monasterio grazie a chi ci ha rappres entato in questi anni. Così come importante è stato e sarà ancora il nostro apporto nella sanità privata rappresentata dalla Don Gnocchi e dalle sue vertenze»