Ad Aulla nasce un centro-profughi. E’ allarme fra i residenti

Tensione per l’arrivo di 18 migranti. Gli abitanti delle villette Baracchini lamentano:«Poca sicurezza»

Residenti delle villette Baracchini allarmati per l’arrivo di 18 profughi (foto Pasquali)

Residenti delle villette Baracchini allarmati per l’arrivo di 18 profughi (foto Pasquali)

Massa, 6 ottobre 2016 - «LE REGOLE devono essere rispettate. E valgono per tutti». Le famiglie delle villette Baracchini, sulla statale, ad Aulla, ma non solo loro, sono sul piede di guerra. Pare che nei prossimi giorni, in una villetta a schiera, arriveranno circa 18 migranti e loro sono preoccupati. Fino a pochi giorni fa non sapevano nulla, ma nel giro di due settimane si sono mobilitati, raccogliendo tutte le informazioni del caso e rivolgendosi ad un avvocato.

«I PROPRIETARI di una villetta – spiega un residente – si sono trasferiti ed hanno affittato la casa, perché non sono riusciti a venderla. Dopo il trasloco sono iniziati alcuni lavori di sistemazione all’interno, hanno montato almeno una quindicina di letti».

Ed hanno lavorato a porte e finestre chiuse, così i vicini, sentiti i rumori, hanno fatto una segnalazione ai carabinieri. E dopo c’è stato un sopralluogo dell’ufficio tecnico comunale. A gestire l’arrivo dei migranti a quanto pare è una società con sede legale ad Aulla, che già segue altri rifugiati politici. «Nell’appartamento ci sono solo due stanze – dice un altro residente – hanno messo letti a castello dappertutto, non credo siano condizioni regolari, non si tratta di una foresteria. Quello che ci spaventa è la mancata gestione dei migranti, non si tratta di razzismo, ma pare siano solo uomini, siamo davvero preoccupati e dobbiamo capire cosa fare e se ci sono le autorizzazioni». Ad ascoltare i cittadini c’era Giuliano Novelli, segretario Lega Nord Lunigiana.

«UNA VOLTA ottenuta la documentazione – ha risposto – scriverò agli enti competenti. Difficilmente i prefetti sono in condizione di fare le scelte più giuste: sono pressati dal governo, non sanno dove mettere queste persone. Questa non è la collocazione giusta, in zona residenziale, con vicinanza tra le palazzine: le diffidenze ci sono». E le famiglie, almeno una trentina in diversi palazzi, sono tutte unite. «Questo è il quartiere più nuovo di Aulla – hanno detto i coro – molti di noi devono ancora finire di pagare la casa, che sarà poi svalutata. Siamo compatti, ci opporremo a questa decisione, anche per questione di sicurezza».