Cava Fornace, i numeri non tornano

Non sarebbe stato rispettato «il rapporto fra inerti e altri rifiuti». L'Arpat segnala tutto all'autorità giudiziaria

 Il sito della discarica di Montignoso (foto d'archivio)

Il sito della discarica di Montignoso (foto d'archivio)

Massa, 6 marzo 2017 - CAVA FORNACE, «non è stato rispettato il rapporto fra inerti e altri rifiuti» e scatta la segnalazione di Arpat all’autorità giudiziaria. E’ quanto emerge dal report annuale stilato dall’Agenzia ambientale per l’attività di controllo sulla discarica montignosina. Secondo quanto previsto dall’autorizzazione integrata ambientale, infatti, il gestore Programma Ambiente Apuane dovrebbe stoccare rifiuti seguendo un parametro ben preciso: 70% di inerti, 30% di altri rifiuti. Ma il criterio «è stato disatteso: gli inerti, infatti, sono stati circa 22mila tonnellate, pari al 42,67%, a fronte di 30mila tonnellate materiali da costruzione contenenti amianto». Una discrepanza rilevata anche nel monitoraggio dell’anno precedente. A riportare la situazione è il Movimento 5 Stelle di Montignoso che poi analizza nel dettaglio altre criticità che emergono dal rapporto:

«Viene evidenziata la mancanza di dati aggiornati sulle emissioni sonore, controllo previsto con cadenza biennale e fermo al 2013 e la presenza di triclorometano superiore alla soglia nei piezometri 5 e piezometri 10; ci sono anche anomalie nei parametri dei solfati, cloruri, sodio e potassio in alcuni piezometri e in una sorgente».

Tutti dati che confermano le perplessità dei 5 Stelle sulla discarica e sulla sua gestione. Il Movimento incalza l’amministrazione a prendere una posizione netta contro Programma Ambiente affinché rispetti le prescrizioni nei conferimenti e affonda il colpo: «Il gestore sarebbe in attesa di valutare una nuova convenzione con il Comune e, nell’attesa, non avrebbe pagato le royalties di questi ultimi anni, circa 300mila. Ci aspettiamo, anche a seguito di questa nuova relazione Arpat, una presa di posizione importante da parte dell’amministrazione montignosina, un segnale di discontinuità per chiedere il rispetto delle regole, degli accordi e del nostro ambiente».