Asilo chiuso? Ad Aulla bimbi e mamme vanno in Comune

Faccia a faccia per avere chiarezza sullo stop all’attività. «Quanto resteremo a casa?»

Mamme e bimbi in Municipio e un momento dell’incontro con la dirigente comunale (foto Pasquali)

Mamme e bimbi in Municipio e un momento dell’incontro con la dirigente comunale (foto Pasquali)

Massa, 5 aprile 2017 - L’asilo è chiuso? E noi andiamo in Comune. È stata una mattina un po’ diversa dal solito quella di ieri per i piccoli alunni della materna di Aulla. Dopo l’ordinanza del commissario prefettizio che ha sospeso l’attività della scuola dell’infanzia, ieri è stato il primo giorno a casa. E alcune mamme, coi bimbi al seguito, sono state in Comune per protestare e soprattutto chiedere spiegazioni per questa «vacanza forzata».

La commissaria, alcuni giorni fa, aveva deciso di sospendere per motivi di sicurezza, le attività scolastiche della materna che si trova in via Don Minzoni, nel fabbricato un tempo sede dell’asilo parrocchiale, di proprietà delle suore della congregazione Figlie di Gesù e dato in comodato d’uso gratuito. I bambini, lo ricordiamo, sono lì dal lontano 2011, quando l’alluvione ha distrutto il vecchio asilo. A quanto pare, ultimamente, si sono verificati alcuni problemi, i tecnici del Comune hanno effettuato un sopralluogo e riscontrato problematiche nella copertura, che possono causare infiltrazioni d’acqua nelle aule.

 Da qui è scattata la necessità di procedere con ulteriori indagini e verifiche per avere un quadro d’insieme della situazione e decidere di conseguenza. Nell’attesa i bimbi saranno costretti a stare a casa. A meno che non si trovi una soluzione temporanea, che potrebbe essere nell’asilo di Serricciolo o di Pallerone. Le mamme però sono preoccupate, temono che l’attività non riprenderà tanto in fretta: i bambini sarebbero così costretti a restare a casa, con disagi inevitabili per quelle mamme che invece contano sulle ore della materna per andare a lavorare. Intanto le nuove scuole sarebbero già pronte, nella zona dell’ex stazione ferroviaria, dove sono state costruite con il progetto è il finanziamento della regione.

Ma sul trasloco definitivo c’è stato un balletto di annunci, date e promesse via via rinviate per questo o quel motivo. In un primo momento l’ingresso definitivo nella nuova sede era previsto nel periodo delle vacanze di Natale ma non se n’è fatto di nulla. Così il d-day è stato spostato di alcuni meesi, alle imminenti vacanze di Pasqua: se così fosse verrebbe meno l’emergenza nata per i bimbi della materna costretti a restare a casa per consentire i sopralluoghi al tetto. La speranza delle mamme è che il trasloco non venga rinviato ancora. Sulla vicenda ha preso posizione nei giorni scorsi il Partito Democratico. «Temiamo che i giorni di chiusura possano essere di più – scrivono dal Pd – quindi chiediamo al commissario prefettizio di verificare che possa essere utilizzata la biblioteca o la sala Tobagi, affinché non sia interrotta l’attività didattica».