Arrestato mentre ruba su un’automobile «Dovevo comprare il latte per mio figlio»

Carrara, ripuliva vetture in sosta sotto la pioggia: preso dai carabinieri

L’uomo è stato intercettato dai carabinieri in località Canale a Castelnuovo

L’uomo è stato intercettato dai carabinieri in località Canale a Castelnuovo

Carrara, 25 ottobre 2016 - Quando i carabinieri sono arrivati lui era ancora all’opera dentro un’auto in sosta, ovviamente non sua. Lo hanno bloccato domenica sera in località Canale a Castelnuovo, nei pressi del centro sportivo lungo l’Aurelia e per A.T. di 22 anni, residente a Carrara, è scattato l’arresto. Nonostante l’acquazzone in corso qualcuno ha visto che il giovane mentre armeggiava intorno a un’auto in sosta ed ha effettuato una segnalazione al 112. L’allarme è subito rimbalzato ad una pattuglia dei carabinieri della stazione di Castelnuovo che, guidati dal vice comandante maresciallo Romanelli, stavano effettuando un servizio preventivo proprio finalizzato alla lotta ai furti. I militari sono subito giunti sul posto posto e hanno trovato il giovane dentro una Lancia Y, con la portiere anteriore sinistra forzata, di proprietà di un 35enne, anche lui residente a Carrara. Secondo l’accusa il giovane stava per portarsi via soldi e indumenti che il proprietario aveva lasciato nel mezzo. La successiva perquisizione ha dato esito negato. Il ventiduenne è stato così arrestato con l’accusa di tentato furto aggravato.

Dopo una nottata trascorsa nelle camere di sicurezza della caserma dei carabinieri ieri mattina il giovane è comparso in tribunale alla Spezia, assistito dall’avvocato di fiducia Francesco Del Freo del foro di Massa, per il processo con rito direttissimo. Il giudice Diana Brusacà ha convalidato l’arresto, il pm Giumetti ha chiesto i  domiciliari, l’avvocato Del Freo una misura alternativa più lieve e il giudice ha accolto quest’ultima richiesta scarcerando il giovane con l’obbligo di firma. Nel corso del dibattimento il 22enne ha sostenuto di essere stato licenziato una decina di giorni fa dall’azienda di Torino dove lavorava e che non voleva rubare l’auto ma cercava soldi per comprare il latte in polvere al figlio di appena due mesi. Il processo è stato aggiornato al 16 gennaio.