Alpinisti salvati sulle Apuane

Il Soccorso alpino è dovuto intervenire sulla falesia del Monte Campaccio

Gli uomini del Soccorso alpino all'opera sulla falesia

Gli uomini del Soccorso alpino all'opera sulla falesia

Massa, 19 ottobre 2017 - No, stavolta nessuna notte passata attaccati alla parete della montagna. E nessun soccorso-show in elicottero con le pale dell’elica a pochi metri dal monte come accaduto l’altra mattina durante il soccorso a due alpinisti lombardi bloccati sul Pizzo d’Uccello. Per tirare fuori dai guai altri due escursionisti della montagna questa volta c’è voluta tutta la preparazione, l’esperienza e la grinta dei tecnici del Soccorso alpino, impegnati in un’operazione di recupero eseguita arrampicandosi sulla falesia del Monte Campaccio. Proprio da lì l’altra sera è partita richiesta di soccorsi da parte di una coppia di alpinisti partiti la mattina da Pariana, con tutta l’attrezzatura necessaria per un’arrampicata in stile professionale.

Hanno iniziato a salire lungo la via nota come «Chi leva il vin dai fiaschi» consigliata a chi ha già una buona esperienza in arrampicate: tutto procedeva per il meglio fino a quando, per cause ancora in corso di valutazione, si sono bloccati. Non riuscivano più ad avanzare nè a spostarsi per cercare un’altra via di salita, così come era accaduto solo 24 ore prima alla coppia bergamasca rimasta bloccata sul Pizzo d’Uccello in Lunigiana. Anche in quel caso non si trattava di escursionisti sprovveduti saliti in montagna allo sbaraglio ma di gente esperta, preparata a tutti gli eventi e con un’attrezzatura adeguata per sfidare anche i primi freddi. Col telefono cellulare i due alpinisti (residenti nella nostra provincia) sono riusciti a dare l’allarme alla centrale del 118, da dove la richiesta di aiuto è passata alla stazione di Massa del Soccorso Alpino e Speleologico Toscano.L’operazione di recupero è iniziata subito senza attendere l’arrivo della luce il giorno dopo: i tecnici del soccorso alpino hanno iniziato l’arrampicata illuminando il percorso con le luci delle torce nel buio totale dell’alta montagna.

LA SQUADRA ha raggiunto la cordata dal basso, risalendo la via d’arrampicata «Chi leva il vin dai fiaschi»: una volta raggiunti, i due alpinisti rimasti bloccati sono stati calati alla base della parete e riaccompagnati alle auto. Stavano bene, malgrado le ore trascorse appesi al monte al freddo. «Hanno subito chiamato il 118 – dicono dal Soccorso alpino – questo ha così accelerato i nostri soccorsi. In questi casi è bene chiamare subito i numeri di emergenza e non amici o parenti, perchè così si rischia di perdere del tempo prezioso». Un errore commesso ad esempio da un fungaiolo alcuni giorni fa: ha chiamato un amico per avvertirlo di essersi perso nel bosco, il tempo è passato fino a quando, col sole già calato, è stato impossibile recuperarlo col l’elicottero ma con un più lungo e difficile soccorso a piedi nella boscaglia.