Allarme scuole: mancano 3 milioni Incompleto l’intervento sui plessi

L’operazione maggiore sarebbe da fare sullo Zaccagna (circa 1 milione 800 mila eu

Studenti

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Carrara, 29 marzo 2017 - «Nel 2017 necessari oltre 3 milioni, ma non abbiamo risorse». Scuole superiori, nel 2016 la Provincia ha speso 650mila euro per ristrutturare gli edifici. Ora però palazzo Ducale lancia l’allarme.  Complessivamente l’anno scorso - secondo quanto riferiscono da Massa -sono stati otto gli edifici scolastici su cui la Provincia ha investito: 91mila  euro sono stati spesi per il liceo classico «Repetti«; 113mila per lo «Zaccagna«; 128mila per il «Fiorillo»; 136mila per il «Galilei-Marconi»; 132mila per il «Gentileschi»; 33mila per il «Montessori» (Marco Polo e Via Lunense) e infine 17mila euro per la scuola del marmo Pietro Tacca. «Tutto questo - dicono dalla Provincia - nonostante le nostre casse non siano rose e fiori: come risaputo dal 2011 è iniziata da parte dello Stato un’operazione di prelievo forzoso dai conti delle province su risorse proprie provenienti esclusivamente da tassazione locale.Negli ultimi anni abbiamo visto prendere il volo dalla nostra provincia verso Roma qualcosa come 19 milioni di euro. Nel 2016 si è risusciti ad intervenire grazie anche alla vendita di immobili del patrimonio, ma per il 2017 su questo versante non c’è nulla all’orizzonte, anzi si vede solo lo tsunami del prelievo che ci toglierà 12 milioni sui 15 che la Provincia incasserà nel 2017. Impossibile fare il bilancio, impossibile spendere anche solo 1 euro per le scuole. Eppure sarebbero molte le cose da fare sugli 8 edifici di Carrara: servirebbero oltre 3 milioni e 300 mila euro, pari a circa un terzo della somma che lo stato preleverà. Una cifra suddivisa in tre tipologie di intervento: sicurezza, manutenzione e investimenti. L’operazione maggiore sarebbe da fare sullo Zaccagna (circa 1 milione 800 mila euro), a seguire i 470 mila per il Repetti e  i 320 mila del Galilei Marconi il resto sugli altri edifici.Quanto si potrà realizzare? Dipenderà da quanti euro destinerà il governo.Gli uffici della amministrazione provinciale il piano lo hanno predisposto: la parte politica, con l’Unione delle province Italiane, ha attuato un pressing sulle istituzioni centrali culminato la scorsa settimana con la mobilitazione  di tutte le Province a favore dei servizi e della sicurezza, con in più, fatto mai successo, l’esposto cautelare presentato dai presidenti alle Procure, prefetture e sedi regionali della Corte dei conti».