«Un aiuto concreto alle famiglie con figli disabili»

Ecco gli scenari possibili ora che è stata approvata la legge ‘Dopo di noi’:

 La legge ora tutela le famiglie di disabili (foto d’archivio)

La legge ora tutela le famiglie di disabili (foto d’archivio)

Massa, 28 febbraio  2017 - Agli interrogativi della famiglie con figli disabili la legge sul «Dopo di noi» ha iniziato a consegnare risposte attese da tempo. Il Governo dall’anno scorso ha stanziato 270 milioni di euro nel triennio per favorire progetti per l’assistenza con un pacchetto di agevolazioni per trust, vincoli di destinazione e fondi speciali destinati alle persone rimaste sole. Il convegno organizzato al Teatro della Rosa di Pontremoli dall’Associazione Lunigianese Disabili (Aldi) e dal Centro lunigianese di studi giuridici e sociali ha fatto il punto sulla situazione a 8 messi dall’approvazione della legge.

Dopo la relazione introduttiva del presidente dell’Associazione lunigianese disabili Paolo Bestazzoni, sono intervenuti Antonio D’Aloia, docente all’Università di Parma, la parlamentare del Pd Elena Carnevali, l’avvocato Massimo Bigoni e il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri. Erano presenti in platea i sindaci di Pontremoli, Filattiera e Licciana Nardi, Baracchini, Folloni e Manenti, assieme ai presidenti di Anffas e Aias e ad un’affollata partecipazione di famiglie, interessate alla problematica. «Il nostro territorio ed in particolare l’Aldi Associazione non sono al punto zero – ha detto Bestazzoni – una parte di lavoro, di cammino nella direzione di quelle che sono le finalità e gli obiettivi di questa legge è già stato fatto.

Nel maggio 2013 la nostra proposta per la creazione del primo ‘Dopo di noi’ in Lunigiana, in occasione dell’iniziativa promossa dall’Unione dei Comuni della Lunigiana che prevedeva per i primi 2 progetti con un finanziamento di 400mila euro fu la più votata in una consultazione referendaria tra 10 proposte scelte tra le oltre 150 presentate e di differente settore (sociale, sportiva, ricreativa) con il 62% dei consensi degli oltre 3.600 votanti con una partecipazione straordinaria al di là di ogni aspettativa».

Quel progetto è pronto e concretizzabile. «Servono abitazioni civiche, ma non è solo un progetto delle mura – ha detto l’onorevole Elena Carnevali del Pd – riguarda soprattutto quell’iniziativa partecipata, rispettosa delle persone in modo che si possa sperimentare l’autonomia e dare un sollievo alle famiglie che quando non ci saranno più, passeranno il testimone della responsabilità a istituzioni in grado di seguire il futuro dei figli rimasti soli».

La legge prevede infatti garanzie blindate. «Con questa legge – ha detto l’avvocato Massimo Bigoni – i beni che vengono conferiti ad un soggetto, come ad esempio una fondazione di partecipazione con curatori controllati da un giudice, vengono tutelati». Le conclusioni sono state affidate al Sottosegretario Ferri: «Oggi c’è finalmente la consapevolezza che un progetto individuale personalizzato è condizione imprescindibile per attuare l’assistenza e ciò avverrà concretamente attraverso un fondo».