Accademia Firenze, Rocca direttore Incarico di prestigio per l’architetto

Il professionista titolare dei corsi di modellistica e storia della arti. Ha 58 anni ed è di Carrara

Claudio Rocca

Claudio Rocca

Carrara, 19 ottobre 2017 - Un carrarino alla corte di Firenze. Cinquantotto anni, architetto e più di vent’anni di esperienza in ambito accademico. Claudio Rocca è il nuovo direttore dell’Accademia di Belle Arti di Firenze per il triennio 2017-2020. Carrarese d’origine e fiorentino d’adozione, Claudio Rocca è stato proclamato direttore a seguito delle elezioni che negli scorsi giorni hanno interessato il collegio dei docenti dell’Accademia. Claudio Rocca succede così a Eugenio Cecioni nella guida della storica istituzione di formazione artistica fiorentina il cui mandato giunge a naturale scadenza e conclude quest’anno la sua carriera accademica con il pensionamento. Titolare dei corsi di Modellistica e Storia delle Arti applicate, Claudio Rocca si è formato alla Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze. Ha insegnato, tra le tante Accademie, ovviamente anche in quella di Belle arti di Carrara, quella de L’Aquila e dal 2008 è di ruolo a Firenze.

Tra i suoi primi progetti quello per restauro della Cappella Brancacci a Firenze, il recupero di Villa Fabbricotti e del parco della Padula. Già vice del direttore uscente con delega al coordinamento generale, attrezzature e logistica, quella degli spazi sarà una delle questioni prioritarie che il nuovo direttore dovrà affrontare. Con una popolazione studentesca in crescita, come mostrano i dati seppur parziali - le iscrizioni si sono chiuse lunedì 16 ottobre - che vedono crescere di più del 35% rispetto all’anno scorso il numero delle domande di ammissione ai corsi di I e II livello, dotare gli studenti di spazi idonei e adeguati alla didattica e alla pratica artistica è una delle priorità in agenda. Tra gli obiettivi del nuovo direttore una sempre maggiore apertura dell’Accademia alla città, con il potenziamento dei rapporti con le istituzioni della Città Metropolitana e della Regione, e il rinvigorimento del ruolo dell’Accademia come interlocutore culturale. Un altro grande risultato raggiunto per un carrarino e per la nostra città