Resti umani nel Magra: è un 'giallo'. Dal greto del fiume sono uscite le gambe

La drammatica scoperta in località Chiesaccia, a Villafranca

Vigili del fuoco e investigatori sul luogo del  ritrovamento: nella sponda fangosa si intravede una gamba (foto di Pasquali)

Vigili del fuoco e investigatori sul luogo del ritrovamento: nella sponda fangosa si intravede una gamba (foto di Pasquali)

Massa Carrara, 29 maggio 2016 - SCONVOLGENTE scoperta, ieri pomeriggio, intorno alle 18, sulle sponde del fiume Magra, in comune di Villafranca. A circa 50 metri dalla linea ferroviaria e a 500 dall’autostrada, due ragazzi e una ragazza hanno scorto uscire dalla sabbia del greto del fiume quelle che sembravano due gambe. I giovani erano a prendere il sole ma si sono avvicinati e hanno fatto la drammatica scoperta. Erano proprio resti umani quelli che emergevano tra il letto del fiume e la folta vegetazione che ricopre le sponde. L’allarme è scattato subito e sul posto si sono precipitati i carabinieri, i vigili del fuoco, gli uomini della Misericordia di Pontremoli e il Pubblico ministero competente, la dottoressa Alessia Iacopini, sostituto procuratore a Massa. Mentre i carabinieri impedivano l’accesso all’area dei curiosi e nell’aria si percepivano odori nauseabondi, i vigili del fuoco iniziavano ad operare, con molta cautela, per capire come si potevano estrarre i resti umani dalla sabbia. Ma ogni decisione era rinviata in attesa del medico legale. E solo intorno alle 20,30, quando il medico ha dato il via libera all’estrazione del corpo, è apparso con certezza che si tratta di un maschio. Impossibile stabilire la data del decesso. Di sicuro l’uomo è morto da molto tempo: anni più che mesi.

DAL PUNTO di vista investigativo, adesso le cose importanti sono due: stabilire chi è l’uomo morto e le cause del decesso. La località dove il corpo è stato trovato è ad un centinaio di metri da una diga dove non molto tempo fa sono stati fatti dei lavori. Ma non è detto che il corpo sia in acqua da tanto tempo. Potrebbe persino essere stato trasportato in quel punto dalla corrente. Qualcuno si ricordato il corpo dell’uomo ritrovato sul greto del Magra diverso tempo fa e rimasto anni nell’obitorio di Pontremoli in quanto nessuno è mai riuscito ad identificarlo. E c’è chi sostiene che un modo per liberarsi del corpo di qualcuno è lasciarlo cadere da un viadotto. Ma è possibile anche il contrario, ovvero che i resti appartengano a qualcuno che si è perso nei boschi nei mesi (o negli anni) scorsi. Per saperne di più bisognerà attendere come minimo l’autopsia del medico legale, la dottoressa Elisa Menconi.