Bus-rottami, soppresse sette corse: studenti e lavoratori restano a piedi

I conducenti costretti a restare fermi perché senza mezzi. Decine i veicoli guasti nei depositi dell'ex Atn

DISSERVIZI Renato Baccini (Rsu Uil), e Remo Guazzelli (Faisa) raccontano i disagi e  le difficoltà legate alla vetustà di mezzi Atn

DISSERVIZI Renato Baccini (Rsu Uil), e Remo Guazzelli (Faisa) raccontano i disagi e le difficoltà legate alla vetustà di mezzi Atn

Massa Carrara, 13 febbraio 2015  -  CORSE che saltano ancora prima di partire, autobus vecchi e danneggiati che prendono fuoco o si fermano durante il servizio, mezzi obsoleti che mettono a repentaglio la sicurezza di operai e clienti. Questo è quel che resta di Atn dopo il passaggio al consorzio Ctt Nord, la fusione con la Trasporti toscani (ex Lazzi), in una situazione di attesa senza fine della gara per il gestore unico regionale del trasporto pubblico. In questo «limbo» però ogni giorno a metterci la faccia di fronte all’utenza e ai cittadini infuriati per disservizi e guasti vari sono loro, gli autisti, incolpevole capro espiatorio di un disastro che sembra insanabile.

Ieri mattina, di fronte all’ennesima raffica di corse cancellate, sono stati gli stessi rappresentanti sindacali dei lavoratori Atn, Renato Baccini, Rsu Uil, e Remo Guazzelli, Faisa, a voler chiarire la situazione. «Ogni giorno facciamo questo servizio a nostro rischio e pericolo per senso di responsabilità e attaccamento al lavoro – chiariscono sin da subito –. Potremmo anche decidere di non partire visto che i mezzi che utilizziamo sono tutti vecchi e la maggior parte non potrebbero neppure circolare secondo le norme del codice della strada. A dimostrazione ci sono anche le denunce che abbiamo fatto all’Asl in precedenza per la sicurezza sul posto di lavoro. Eppure ogni mattina usciamo, a nostro rischio e pericolo, sapendo che non è possibile avere un mezzo perfettamente funzionante; l’età media degli autobus è altissima, alcuni hanno anche 23 anni e solo 3 o 4 hanno meno di 3 anni. Su molti manca il riscaldamento, altri hanno i freni che on funzionano a dovere. E quelli che non possono più ripartire vengono “cannibalizzati” per prendere i pezzi di ricambio per gli altri». Ecco la situazione dipinta da Baccini e Guazzelli.

Per capirla meglio aggiungono dei numeri: «Ad Aulla ci sono 40 mezzi, 18 funzionanti e 22 fermi ai box. E anche qui al deposito di via Catagnina ce ne sono circa altri 20 fermi». I risultati di una situazione del genere sono presto inquadrati: «Anche stamani 5 autisti sono dovuti rimanere in deposito perché rimasti senza pullman. Le linee rimaste a piedi sono la 71, delle 7.15, e la 53, delle 7.35, a Carrara; poi la 52 delle ore 7.36 da viale XX Settembre a Marina di Carrara; e ancora quella delle 7.30 da Marina di Carrara a Carrara. A Massa le linee 60 e 61 dalle 6.40 alle 9.39, ossia le circolari di Marina di Massa, e la corsa delle 7.05 che serve Ricortola. Ad Aulla si è fermato un autobus che stava effettuando il servizio per San Terenzo e Sarzana. Tutte corse “scolastiche”, che servono in gran parte gli istituti, e che hanno lasciato gli studenti a piedi». Disservizi che non possono che far arrabbiare gli utenti e gli autisti lo sanno bene: «Siamo noi a metterci la faccia perché nessuno va mai a cercare politici o amministratori in prima battuta anche se sono stati loro a ridurci in queste condizioni. E se chiamano il call center per lamentarsi rispondono da Matera, da Perugia...». I rappresentanti sindacali lamentano la mancanza di personale e di mezzi, ormai quasi tutti da rottamare. E soprattutto la mancanza di prospettiva in attesa della famosa gara regionale: «La società si difende con il prossimo acquisto di 13 nuovi mezzi per il trasporto urbano. Ma li promettono dall’estate – concludono – e li prendono solo grazie a un finanziamento della Toscana e perché è uno dei criteri per prendere più punti nel bando regionale».