Venerdì 19 Aprile 2024

La politica senz'anima

Buona domenica

Franco Antola

Franco Antola

Massa, 4 gennaio 2015 - Quale futuro per Massa e la sua provincia? Ci sono i presupposti  per uscire da una crisi che qui ha colpito molto più duramente, per cause diverse, rispetto ad altre realtà del Paese? A suggerire gli interrogativi, in questo 2015 appena cominciato, sono le fotografie  scattate a distanza di pochi giorni l'una dall'altra dai sindacati - che per l'occasione hanno ritrovato piena unità di vedute -  e dal sindaco Alessandro Volpi nel tradizionale incontro di fine anno con i giornalisti. I primi hanno disegnato un fosco scenario fatto di crisi e disoccupazione: 18 per cento di senza lavoro, un lungo elenco di  aziende messe in ginocchio dalla recessione, un futuro denso di incognite per una provincia ancora nel tunnel. L'altro, il sindaco, ha ricordato il significativo impegno del Comune su più fronti, ma non si è certo nascosto la gravità del momento, caratterizzato oltretutto dal drastico  taglio delle risorse dello Stato, che non  solo ha ridotto i trasferimenti ma ha inasprito  i prelievi  dai Comuni, anche a quelli virtuosi, impedendo loro di far fronte, in qualche caso, anche ai servizi primari. In questo quadro, confermato anche da un monitoraggio  di Confartigianato Imprese,  il Comune di Massa - dice Volpi -  ha adottato misure importanti, per esempio sul fronte del taglio degli sprechi e della razionalizzazione degli impegni di spesa, privilegiando alcune priorità irrinunciabili, a cominciare dalla tutela del territorio e del sostegno delle fasce deboli, investendo in quest'ultimo versante  - ha ricordato -  addirittura più risorse  rispetto al passato. Il tutto senza trascurare il recupero del patrimonio immobiliare degradato, i servizi, lo sport, la cultura.
Di questo va dato atto alla giunta Volpi, che in un quadro di difficoltà generale è comunque riuscita, se non altro, a lanciare messaggi importanti. Come sul versante del recupero della produttività e dell'efficienza della macchina comunale, che poi è il presupposto per ogni ulteriore intervento sugli altri  fronti amministrativi. Non tutti, ovviamente, hanno gradito, anche se il dubbio è che certi dissensi siano suggeriti più dall'esigenza di mantenere consolidate posizioni di privilegio che da reali valutazioni di merito dei provvedimenti assunti. Fuori dal Palazzo c'è  chi vive situazioni di ben maggior disagio. Ma questo è  un altro discorso.  Il  punto è capire se quello finora fatto sia effettivamente sufficiente ad affrontare una situazione difficilissima come quella attuale. Ridurre le spese inutili, rendere più efficiente la macchina comunale, tamponare i guasti causati dalle emergenze meteorologiche sono, certo, atti doverosi. È la strada non può essere che quella. Ma c'è  anche altro da fare. Elaborare un progetto amministrativo può non bastare, occorre dimostrare che esso è credibile, convincendo i cittadini  ad avere fiducia in esso.
Non c'è dubbio che la giunta Volpi stia  lavorando sodo, rompendo anche vecchi schemi, ma l'impressione è che la gente non ne abbia piena consapevolezza. Così, più che fiducia, spesso, si colgono scetticismo e diffidenza. Solo un problema di comunicazione? Non proprio.
Un'amministrazione, oltre che una maggioranza deve  avere  anche una vera identità. Un'anima, se vogliamo.
Diversamente ogni scelta, per quanto saggia e doverosa, avrà il sapore di una battaglia solitaria. E anche un po' velleitaria.
Buona domenica.
[email protected]