Blitz dei carabinieri: maxi-multa al... funerale

In servizio quattro «abusivi», mazzata da 5000 euro alla Pubblica Assistenza di Aulla

 I carabinieri hanno identificato il personale impegnato nel funerale, risultato tutto «abusivo» (foto d’archivio)

I carabinieri hanno identificato il personale impegnato nel funerale, risultato tutto «abusivo» (foto d’archivio)

Aulla, 1 luglio 2015  - Al funerale arrivano  i carabinieri e l’ultimo viaggio finisce con una multa salata, sotto gli occhi esterefatti di parenti e amici del caro estinto. Motivo? Il personale incaricato del servizio funebre era «abusivo», ovvero non in regola con le norme. Vicenda degna di una commedia all’italiana incastrata fra leggi, burocrazia e regole da rispettare ma non sempre di facile comprensione. L’episodio nel corso di un funerale in una frazione di Aulla, affidato dalla famiglia del defunto alla Pubblica Assistenza aullese: nel corso del trasporto verso il cimitero, sono arrivati i carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro. Hanno identificato i quattro dipendenti della Pubblica Assistenza incaricati di svolgere il servizio, il tutto ovviamente non senza un po’ di sorpresa dei familiari del defunto. Finiti i controlli il corteo ha poi ripreso la sua marcia verso il cimitero, ma pochi giorni dopo alla Pubblica Assistenza è arrivata una multa da 5000 euro per aver utilizzato personale non autorizzato a svolgere quel servizio. In una parola, «abusivi». E la stessa infrazione sarebbe stata contestata giorni prima anche ad altre associazioni di volontariato che svolgono sia servizio di pronto soccorso che di di pompe funebri. Tutto nasce dalla nuova leggere regionale con cui si impone l’utilizzo di ditte specializzate per i funerali. E nel caso della Pubblica Assistenza aullese il personale in servizio era quello di una cooperativa sociale utilizzata da anni per questo tipo di incarichi e non, come previsto dai dipendenti dell’Ente. «Il problema – dicono dalla Pa – è legato al loro ‘inquadramento’: i dipendenti hanno il contratto nazionale di lavoro Anpas e come tali sono autorizzati a svolgere servizio nei funerali. Il personale della cooperativa sociale invece no, perchè ha un altro tipo di contratto». E così dopo il blitz dei carabinieri al funerale, è emersa la posizione «anomala» del personale in servizio. Da lì la maxi-multa da 5000 euro. Ma come detto anche nelle scorse settimane sono emersi analoghi problemi: a Pontremoli un’altra associazione ha potuto effettuare solo la parte strettamente burocratica di un funerale, salvo poi affidare il trasporto della salma ad un’agenzia esterna. Problema non da poco perchè è proprio col servizio di «pompe funebri» le varie pubbliche sparse sul territorio riescono ad autofinanziarsi.