"No alla colata di cemento. Sindaco e giunta a casa"

Quercioli, scatta la protesta sul regolamento urbanistico Di Angela Maria Fruzzetti

L'assemblea ai Quercioli

L'assemblea ai Quercioli

Massa, 30 luglio 2015 -  «No alla colata di cemento su Quercioli». Il costituendo comitato civico di Quercioli ha preso posizione nella prima assemblea pubblica che si è svolta nel salone parrocchiale. «Erano presenti anche alcuni politici sia di maggioranza sia di opposizione – spiega l’avvocata Maria Rosa Baldini, nelle vesti di presidente del comitato – i quali hanno condiviso le nostre ragioni. In maniera provocatoria abbiamo chiesto le dimissioni del sindaco e della giunta e la nascita di una lista civica. Da questo comitato dovranno formarsi liste civiche che si presenteranno alle prossime elezioni. Il messaggio diretto ai politici – aggiunge – è stato chiaro: i cittadini non accettano assolutamente decisioni senza essere stati informati. Durante la serata abbiamo capito che nemmeno alle forze politiche è stato concesso il tempo necessario per consultare il Regolamento ed esprimersi nel merito. E questo non ci sembra corretto, perché le forze politiche rappresentano gli elettori e devono avere tutte le informazioni possibili per confrontarsi con la cittadinanza». Insomma, la prima serata di discussione sul Ru ha dato i suoi frutti.

«Ci ritroveremo lunedì prossimo, stesso posto e stessa ora – annuncia l’avvocata Baldini – sperando di avere nel salone solo i cittadini. Se poi dovesse essere presente qualche politico certo non diciamo di no,ma sarebbe meglio un confronto con la sola cittadinanza, totalmente disinformata sui disegni edificatori del quartiere». Il comitato potrebbe allargarsi vista la richiesta di residenti delle zone limitrofe. «Quercioli è un quartiere inflazionato e non sopporta un carico di 106 appartamenti, così come la zona Stazione non sopporta 50mila metri quadrati edificabili – va avanti Baldini – . Ci sono villette disabitate che non riescono a vendere, per non parlare poi dei negozi chiusi per crisi. Rimane un quartiere vivibile, con negozi di vicinato. Non possiamo e non vogliamo snaturarlo e renderlo futuribile. Scenderemo in campo con tutte le carte possibili per fermare questa colata di cemento». Tra i soci fondatori, oltre all’avvocata Maria Rosa Baldini, nominata presidente, i colleghi Fabio Miele e Umberto Mannella. Il Ru, dunque, è stato adottato e, come è stato evidenziato da molti, è uno strumento importante per la crescita e il futuro della città, consegnato dopo trentacinque anni. Ciò che indigna, a sentire i cittadini e il comitato civico, è l’assenza di informazione e partecipazione. Comunque, eventuali modifiche saranno possibili con le osservazioni.