Venerdì 19 Aprile 2024

Antichi documenti spariti dal Comune sequestrati in una casa di Fivizzano

Giallo in Lunigiana: il materiale, risalente all'800, era in vendita su un sito online

I carabinieri hanno sequestrato  i documenti spariti dall'archivio del Comune di Fivizzano

I carabinieri hanno sequestrato i documenti spariti dall'archivio del Comune di Fivizzano

–FIVIZZANO –

E’ UN AUTENTICO giallo, almeno finora. Gli ingredienti principali sono centinaia di antichi documenti, spariti chissà come e chissà quando dall’archivio del Comune di Fivizzano. I carabinieri ne avrebbero ritrovati un discrteto quantitativo su un noto sito di vendita online. Chi ce li ha messi? E questo è il primo interrogativo senza risposta, stante anche il riserbo rigoroso degli investigatori. Perché sulla vicenda sta indagando una procura, sembra di Roma, ma la circostanza non trova conferma. I documenti in questione non sono cimeli, ma si tratta in gran parte di trascrizioni di atti di stato civile (nascite, morti, certificazioni legate al servizio di leva, eccetera) risalenti alla seconda metà dell’Ottocento. Materiale di valore storico-documentale, non certo tesori. Eppure risulta che sul mercato, soprattutto quello online, quei documenti siano molto richiesti. Anche perché scritti, a mano, su antichi fogli, qualche volta in caratteri gotici. Roba da amatori e collezionisti.

L’INCHIESTA nei giorni scorsi avrebbe avuto una svolta con un sequestro eseguito in una casa di Fivizzano da parte dei carabinieri della locale stazione, incaricati da una procura – quella di Roma, pare, ma su questa circostanza non ci sono certezze, in considerazione del riserbo che circonda la vicenda– . Se l’inchiesta fosse legata al semplice furto, ad occuparsene sarebbe la procura di Massa. In ballo c’è evidentemente dell’altro. Cosa contengono quei documenti, oltre alle notizie di stato civile, di tanto importante da scomodare procure di altre città.

Pochi particolari anche sul sequestro. Si sa che il materiale – centinaia di fogli - si trovava in una casa del Fivizzanese e lì sarebbero stati prelevati dai militari.

Gli atti conterrebbero anche notizia relative al servizio di leva di giovani del posto, oltre a una serie certificazioni di stato civile. Tutto materiale di epoca successiva al 1850, in quanto quello del periodo precedente è attualmente conservato nell’archivio storico di Massa. Dunque qualcuno ha messo le mani su quegli atti a Fivizzano, portandoli via dagli archivi?

IMPOSSIBILE dire quando è successo e che strada abbiano preso. Di certo è che sul sito di vendite online ce ne sono a bizzeffe, mentre parte degli originali si troverebbero nella casa dove è stato eseguito il sequestro.

EVIDENTEMENTE si tratta di un genere che «tira», altrimenti non si spiegherebbe il motivo di quello che potrebbe configurarsi come un vero e propprio furto. A meno qualcuno non li avesse gettati e altri, in ipotesi, li abbiano perelevati, individuandoli come un possibile business. Solo ipotesi, per ora. Almeno fino a quando le fonti ufficiali non offriranno altri elementi di informazione.